Se nel 2022 le persone che si sono rivolte alla mensa della cooperativa Punto d’incontro di via Travai a Trento sono state in media 147 al giorno, oggi ogni giorno varcano la soglia della struttura fondata da don Dante Clauser oltre 215 persone.
Raccogliendo l’invito alla campagna “Un posto alla volta”, che ha come obiettivo quello di sostenere le attività proposte dalla struttura di via Travai volte a dare un pasto caldo a tutti coloro che quotidianamente lo frequentano ma anche garantire un’inclusione sociale e lavorativa, le Acli Trentine hanno deciso di promuovere un’iniziativa di solidarietà concreta.
L’occasione è quella, già sperimentata negli scorsi anni, di legare l’iniziativa di solidarietà a quella di welfare aziendale prevista per i dipendenti Acli in occasione del Natale, andando così a sostenere i piccoli negozi di alimentari locali.
Ai dipendenti e ai collaboratori delle Acli sono stati infatti elargiti dei buoni spesa utilizzabili nei punti vendita a insegna Conad del Trentino e, per ogni buono emesso, Acli e Dao Cooperativa hanno deciso di devolvere 10 euro alla causa del Punto d’Incontro. Nei prossimi giorni verrà pertanto consegnata al presidente della struttura Osvaldo Filosi la somma di 4.400 euro.
“Le Acli – ha spiegato il presidente Luca Oliver – hanno deciso di sfruttare le diverse occasioni di incontro, tipiche del Natale, per promuovere piccoli gesti di solidarietà nei confronti di chi ha meno. Oltre al sostegno materiale delle iniziative le Acli intendono sollecitare l’intera comunità trentina e le istituzioni a sostenere le politiche di accoglienza e di aiuto a quei fratelli e sorelle che si trovano a vivere in prima persona il dramma della povertà, della perdita di dignità e il peso dell’ingiustizia sociale di fronte ai grandi sconvolgimenti internazionali che provocano, oltre alle guerre, anche l’aumento del costo della vita e del numero delle persone che scappano da conflitti e miseria. Riprendendo le parole del direttore del Punto d’Incontro Mattia Civico “è necessario contribuire insieme a tutta la comunità a fare di ogni pasto un posto più sicuro, dove progettare e costruire il proprio futuro perché oltre ad assistere le persone senza dimora è necessario sostenere speranze e desideri di realizzazione, facilitando l’uscita dalla strada di chi oggi la abita”.
“Un piccolo gesto concreto mosso da un grande sentimento di solidarietà e responsabilità”. Così Nicola Webber – direttore operativo di Dao – definisce quest’iniziativa dalla duplice valenza: “Anche quest’anno abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Acli nel segno di un impegno sociale nei confronti del territorio e della comunità nella quale viviamo e cerchiamo di coltivare giorno dopo giorno. Con il nostro contributo desideriamo dare un sostegno a chi quotidianamente ha fame di cibo, di affetto, di sicurezza e soprattutto di umanità”.
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