Cosa significa essere dipendenti da qualcuno o qualcosa? E quanto ne siamo consapevoli? Dopo un approfondito lavoro e una campagna raccolta fondi per consentirne la messa in scena, è il momento del debutto di “Laundrette. Il ciclo di un amore, di una dipendenza e di una lavatrice”, spettacolo di teatro e danza per la regia e drammaturgia di Jennifer Erika Miller e con la produzione dell’associazione teatrale Alla Ribalta e di Teatro E, in collaborazione con la compagnia di danza “Seesaw Project” di Riva del Garda ed EmitFlesti per le prove, sostenuto dall’associazione I Lari e realizzato con il contributo della Fondazione Caritro.
“Laundrette” è un’indagine sulle dipendenze in tutte le loro forme, esplorata all’interno di una lavanderia a gettoni, per “raccontare che cosa sia una dipendenza, senza stigma o giudizio, ma attraverso il potente linguaggio dell’Arte”, e debutterà venerdì 10 novembre alle 20.45 al Teatro di Villazzano, concludendo il Festival Fantasio. Lo spettacolo è parte di un progetto più ampio dedicato alla riflessione sul tema molto attuale delle dipendenze che si avvale della consulenza scientifica della dottoressa Veronica Boniotti, di Riccardo Codevilla, sociologo, esperto di Intelligenza emotiva, di Stefano Parisi, psicologo al reparto di riabilitazione alcologica dell’ospedale San Pancrazio di Arco e di Tanja Umari, psichiatra del SerD di Bolzano.
In scena sei attori/ballerini per raccontare la storia di tre cicli, di dipendenza, di codipendenza e di una lavatrice: “è la storia di più solitudini che si incontrano. Spaccati di quotidianità, che ruotano attorno a Leo, un uomo tormentato dal ciclo continuo dei suoi pensieri ossessivi, dalle sue dipendenze”. Dalla lavanderia entrano ed escono madri e ragazzini in festa, uomini dalla dubbia spiritualità e musicisti frettolosi, e ognuno affronta l’attesa del lavaggio a modo suo. “La lavanderia è stata scelta come location perché è un luogo di passaggio e al tempo stesso di attesa – spiega Alla Ribalta -, ci si può spazientire ad attendere che la lavatrice finisca il suo ciclo, ma è anche un posto dove si può rivangare il passato, meditare sul presente e riflettere su come agire in futuro”.
Dopo un ciclo d’incontri intitolato “Dipende da te”, in presenza e online, tenuto dagli esperti la scorsa primavera e la partecipazione di cinque giovani artisti vincitori della call Chiamata alle Arti, che hanno raccontato cos’è una dipendenza attraverso la loro opera, il percorso è proseguito tra settembre e ottobre con le “Pillole del martedì”, in diretta sulla pagina Instagram di Alla Ribalta.
Biglietto: 12 euro, 10 euro ridotto, 8 Card. Per informazioni: info@teatrodivillazzano.it.
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