Buona presenza di pubblico alla serata di martedì 17 ottobre sull’Africa “per saperne di più”, nell’ambito dell’Ottobre missionario.
Un approccio per un approfondimento “sul commercio delle armi, i conflitti e lo sfruttamento delle risorse”, con la presenza di Giuseppe Cavallini direttore di Nigrizia, Mario Menin di Missione Oggi e Rosa Siciliano del Mosaico di Pace, periodici molto attenti alle realtà del sottosviluppo e delle sue cause. Ha introdotto il vescovo di Trento Lauro Tisi ringraziando le riviste missionarie “voce nel deserto che si è alzata ripetutamente sull’Europa che fa morire i migranti dopo averli causati”.
Nel panorama di una presenza cristiana “affaticata” gli africani “con la loro gioia di vivere”, diventano “profezia nell’agenda delle nostre comunità”. E’ stato trasmesso un toccante messaggio di sr. Delia Guadagnini, missionaria saveriana da 30 anni in Repubblica Democratica del Congo che condivide con la sua gente “il tesoro prezioso della fede”. In una zona difficile -ha detto- “la nostra porta è sempre aperta” per accogliere e ascoltare. Ha ricordato l’ambasciatore Luca Attanasio che le ripeteva “siamo qui per voi”. “Sempre avanti con Colui che ci viene incontro”, ha concluso.
Linda Stroppa, giornalista Rai, ha sollecitato gli astanti a chiarire il ruolo dell’informazione in un mondo complicato e con situazioni complesse. Rosa Siciliano ha chiarito che Mosaico di Pace, emanazione editoriale di Pax Christi Italia sin dal 1990 si propone “di informare per formare”. Un gruppo eterogeneo con cristiani, musulmani, ebrei, donne e uomini consapevoli che “l’umanità è varia e colorata e solo nel suo insieme si coglie il meglio”. Riproponendo il “sogno” di don Tonino Bello di “raccogliere e raccontare le opere di pace”.
P. Giuseppe Cavallini che dirige Nigrizia, dopo 30 anni vissuti in Etiopia, ha ripercorso in breve la storia della rivista che ha 140 anni, da bollettino testimoniale fino “all’analisi del perché di certi fenomeni di sfruttamento” e con p. Alex Zanotelli “all’aperta e puntuale denuncia per una sensibilizzazione delle comunità civili e cristiane”. Il direttore di Missione Oggi ha insistito sulle tre parole chiave che da sempre caratterizzano la sua rivista: “L’annuncio, la condivisione con popoli e culture diverse e la liberazione integrale”. “Per raccontare percorsi virtuosi e propositivi con gli occhi della nonviolenza attiva”.
Da parte di tutti è stata denunciata la crescente corsa agli armamenti, “le armi che come Italia produciamo e vendiamo”, le spese militari che aumentano a danno di settori vitali come sanità e istruzione. “Si investe sui droni killer, mai le spese militari sono aumentate così tanto come nel 2022!”. Una devastante nuova militarizzazione non solo nel conflitto in Ucraina e in Israele e Palestina. “Stiamo perdendo la fiducia nella ragione umana -è stato detto- e allora ci si affida alle armi, alla legge del più forte. Particolarmente insistita la denuncia contro “le banche armate” da boicottare; è stata ricordata la campagna contro le mine anti-persone che ha dato i suoi frutti “perché oggi in Italia non abbiamo più produttori di mine”. Sull’Africa l’informazione è assente o molto saltuaria mentre in un mondo in cui tutti siamo sempre più connessi è importante “interessarsi oltre i propri confini”, allargare gli orizzonti. “Capire il perché delle migrazioni”; “conoscere le realtà diverse”; “informarsi perché solo dal sapere le cose nasce la responsabilità”.
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