“Il mio basilico coltivato sul terrazzo è stato attaccato da un’infestante che avvolge la pianta in spirali gialline e via via la fa appassire e morire. Da dove è venuta questa malattia? Queste infestanti non sembrano radicate in terra. Sembra nascano dal fusto del basilico. Posso utilizzare le cime del basilico che ancora si sono salvate?”.
Maria (Rovereto)
Se si notano sulle piante di basilico degli strani filamenti giallastri attorcigliati intorno alla vegetazione vuol dire che è colpa della cuscuta, detta anche “rete del diavolo”. La particolarità di questa pianta è che è senza radici o meglio, priva di radici nel senso comune del termine, se non nelle primissime fasi della sua vita. L’infestazione di cuscuta inizia quasi sempre dal terreno: i semi germogliano a terra e sviluppano delle piccole foglie verdi, attaccate ad un lungo stelo che poi comincia a girare su se stesso, fin quando non trova un’altra pianta. A quel punto, l’infestante si aggrappa alla malcapitata e da quel momento incomincia il calvario. La cuscuta “adulta” è del tutto priva di foglie, per cui non può essere in grado di espletare la fotosintesi clorofilliana: Per sopravvivere questa pianticina, deve forzatamente succhiare la linfa prodotta da altre piante. Per questo motivo, gli steli sono giallastri o rossastri. Quel che è peggio però è che la cuscuta adulta è priva di radici. Lo ha visto la nostra lettrice: molti rami spuntano da quelli della pianta ospite (basilico). Il merito è degli austori, le “vere radici” della cuscuta; invece di affondare nel terreno, si aggrappano a rami e foglie. In questo modo la pianta prima debilita l’ospite e poi la soffoca un poco alla volta fino a stritolarla in una fitta rete (del diavolo appunto!) senza uscita.
Eliminare l’infestante appare una impresa pressoché impossibile. La prima regola è non lasciare mai che la cuscuta fiorisca, mai. I suoi fiori sono bianchi e a campanella, raggruppati in mazzetti. Importante è sapere che nel momento in cui questi rilasciano i semi, la guerra è persa. I semi sono minuscoli e basta un soffio di vento per diffonderli. Sono in grado di sopravvivere nel terreno fino a dieci anni. Il consiglio da dare a chi si trova l’indesiderato ospite “in casa” rimane solo quello di eliminare tutto il vaso, pianta compresa. E subito! Prima però raccogliere e utilizzare almeno le cime.
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