È stato presentato oggi in conferenza stampa il programma completo del Poplar Festival 2023, giunto alla sua settima edizione, che dal 14 al 17 settembre prossimi porterà a Trento il suo ricco calendario di eventi e concerti, mettendo al centro l’intelligenza naturale, una sfida per riappropriarsi della forza creatrice della natura, sagace e ingegnosa, che dà vita, si evolve e reagisce. “Vogliamo ripartire dalle origini, scavare fino alla radice animale della natura umana, alla ricerca delle cose semplici. Un invito a seguire i propri istinti veraci e irriproducibili da qualsiasi artificio. Poplar 2023 vuole essere il tripudio dell’intelligenza naturale, un ventaglio di sensibilità che si uniranno per creare uno spettacolo inaudito di condivisione del vero”, hanno spiegato gli organizzatori, presentando la proposta culturale e musicale di altissimo livello, un viaggio in continua evoluzione tra paesaggi conosciuti e terre inesplorate.
Gli artisti scelti per il 2023 sono diversi tra di loro, ma tutti animati da un’urgenza espressiva e un bisogno continuo di sperimentazione. Sul Doss Trento tornerà l’infinita lettera d’amore dei Coma Cose, a distanza di cinque anni (l’ultima volta era stata nel 2018, al Parco delle Albere) e si faranno largo le atmosfere inconfondibili di MACE, beatmaker e produttore firma di brani iconici della scena musicale degli ultimi anni, che incanterà tutti con il suo dj set. Grazie alla ricerca costante e all’impegno nel voler cambiare le carte della scena, sbarcano a Trento anche Shame (UK), dopo un tour trionfale nei maggiori festival europei, e Squid (UK); entrambi porteranno due nuovi dischi ricchi di pattern sonori ed elementi eclettici che definiscono una chiara evoluzione per i due progetti musicali, che uniti all’artigianalità dei Verdena rappresentano la formula perfetta per una serata unica e forse irripetibile all’insegna del rock denso di tutte le sue sfumature. La stessa sera, anche le sonorità graffianti della rock band trentinissima Humus, che torna sulla traccia per i vecchi affezionati e per conquistarne di nuovi.
Il vento internazionale continua a soffiare con il progetto italo-francese Dov’è Liana (FR), un sogno che prende forma tra french house e italo disco, e il genio creativo di Mezerg (FR), one-man-band che suona pianoforte, sintetizzatori, theremin, pedali vari che comandano casse dritte e beat frenetici, tutto insieme e tutto da solo. Sul palco anche il talento multiforme di Daniela Pes, abile musicista immersa tra sound elettronici e melodie più folk, un progetto ipnotico il suo Spira che conta la collaborazione di Iosonouncane; e ancora la nuova promessa del rap Kid Yugi che si è imposto nella scena con il suo immaginario moderno ma ricercato, il duo elettronico dall’anima analogica e irruente Queen of Saba e l’inconfondibile leggerezza con cui Colombre ci culla nel racconto della realtà e del mistero che l’avvolge. A sorprendere, le barre grintose di Alda che avvolge con il suo fiume in piena di parole e bisogno di espressione; Mattak il rapper più influente nella Svizzera italiana, che è riuscito a portare il suo flow anche fuori dal territorio elvetico e la magia di Venerus, che torna dopo il 2021 con “Il Segreto”, disco che coglie appieno l’essenza del festival. Ad esibirsi anche Iako, cantautore e produttore reduce dall’esperienza a X Factor 22 che mescola tratti dell’elettronica UK al cantautorato d’autore e a melodie R&B; e ancora il gusto mediterraneo de Il Mago del Gelato e il romantico surf rock dei Milanosport. I colori retrò di Anna Carol, l’adolescenza senza data di scadenza di Giuse The Lizia, e quella divisa in sette schegge dei BNKR44. A calcare il palco di Poplar anche una delle famiglie allargate più rilevanti della scena rap capitolina, Lovegang126 (collettivo composto da Franco126 che torna di nuovo sul palco di Poplar, insieme a Ketama126, Pretty Solero, Drone126, Asp126, Ugo Borghetti e Nino Brown) e l’asprezza irresistibile di Noyz Narcos. La stessa sera sul palco, il rap trentino Ranabis.
Si riconferma, alla sua settima edizione, la rassegna culturale di POPLAR CULT!. La storica piazza di Piedicastello, ai piedi della salita che porta ai concerti, si trasformerà e per quattro giorni cambierà completamente volto: dalle 14.30 alle 18 due palchi, un’area workshop e una mostra. CULT! ospiterà conferenze, interviste, nuove proposte editoriali, podcast live, dibattiti, stand up. Ad aprire la rassegna sarà Marina Cuollo, che porterà la sua esperienza di vita e attivismo, ma anche dolcezza e ironia. Se conoscete Turbopaolo, fenomeno del momento su Instagram, non potete perdervi quattro chiacchiere in leggerezza, per non parlare di Michela Giraud che intervisterà Stefano Nazzi, autore del podcast del momento: Indagini. Attualità e mondo del lavoro, saranno il focus del dialogo tra Alessandro Sahebi e Vittorio Cateni, mentre si parlerà di diritti e politiche migratorie italiane, con Valerio Nicolosi e Luca Misculin. Dente, Adele Ghirri e Giulia Cavaliere ci (ri)porteranno all’immaginario estivo italiano tramite le rappresentazioni di Luigi Ghirri, mentre, in collaborazione con Upload School, parleremo di canzoni d’amore con Maria Antonietta, Montag e Johnny Mox. Ancora musica con la sfacciataggine di Villabanks e la genialità di Livio Ricciardi, oltre a Laila Al Habash, talento rarissimo, che reinterpreterà i brani più belli di Mina e Ornella Vanoni. Parleremo di dischi e libri con Auroro Borealo, cultore del diversamente bello, e la sua brillante ironia.
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