“Qualche anno fa ho acquistato una pianta di glicine che ho piantato ai piedi della parete di casa aspettando che la ricopra dei suoi splendidi grappoli fioriti. Ma niente. Vegeta rigogliosa, ma non fiorisce. Perché? C’è un rimedio?”.
Fiorenza (Trento)

Il fatto non è raro. La mancata fioritura può dipendere da molte cause diverse tra loro. Così come differenti sono gli esemplari a cui capita di non fiorire: piante che fanno solo foglie, piante stentate nella crescita, altre volte rigogliose e serpeggianti,  ma sempre, costantemente senza fiori. La natura del fatto va ricercata tra una o più delle seguenti.

– La pianta è nata da seme per cui può impiegare anche 20 anni prima di fiorire. Per questo vanno acquistate sempre piante già in fiore, provenienti da innesto, che fioriscono da giovani.

– La specie Floribunda può impiegare anche 4-5 anni prima di iniziare a fiorire.

– Anche se acquistato in fiore in vivaio, il glicine deve essere collocato in pieno sole altrimenti non fiorisce. La fascia di coltivazione non deve superare i 600 metri di altitudine, teme il vento forte e il gelo.

– Il glicine dopo i tre anni non va concimato. È una leguminosa per cui cattura da sé l’azoto. Fornire solo un poco di concime complesso ternario ricco anche di microelementi. Evitare concimi per giardino o per tappeti erbosi.

– Va potato due volte all’anno: una prima volta dopo la seconda fioritura, quindi in agosto, e una seconda volta in inverno. In agosto va potato per favorire la maturazione delle gemme a fiore, accorciando i rami di un anno a un metro di lunghezza ed eliminando polloni e stoloni al piede. In inverno si accorciano tutti i rami di un anno lasciando 3-5 gemme, che fioriranno rigogliosamente in primavera, eliminando rami danneggiati e polloni. L’errata potatura pregiudica la fioritura l’anno dopo. Può succedere tuttavia che, nonostante siano stati messi in atto tutti gli accorgimenti citati, alcune piante continuino a non fiorire. In questi casi anche il migliore dei giardinieri deve arrendersi.