E’ morto sabato 29 luglio nella sua casa a Trento il commendator Mario Pasquali, classe 1922, decano degli apicoltori trentini. Aveva da poco festeggiato i 101 anni (era nato il 18 giugno). Davvero una vita dedicata alle api, la sua, come aveva raccontato al settimanale Vita Trentina in una lunga intervista, che oggi diventa una preziosa testimonianza della sua lunga vita di impegno e di lavoro con la grande passione per l’apicoltura e per la divulgazione della cultura apistica.
Pasquali fondò l’Associazione culturale apistica provinciale, di cui fu primo presidente, proprio per promuovere e diffondere l’apicoltura, puntando su studio e competenza, perché, diceva, per sviluppare “una sana e rispettosa apicoltura, capace di valorizzare tutti i prodotti dell’alveare, serve cultura”. Nasceva da questa consapevolezza l’esigenza di svolgere un’intensa attività di informazione partecipando a convegni e congressi apistici, anche internazionali, e organizzando corsi di apicoltura e di analisi sensoriale dei mieli.
Al traguardo dei cent’anni poteva legittimamente affermare: “Sono la prova provata che l’apicoltore che si nutre di miele, polline e pappa reale si mantiene in salute, perché tutti i prodotti dell’alveare sono antivirali”.
Era ben consapevole del valore anche ecologico dell’ape, come aveva ricordato, nel 2008, agli alunni della classe 5a dell’istituto elementare Maria Bambina che lo avevano intervistato quale “apicoltore di montagna” per il Parco dei mestieri di Trento Film Festival e Vita Trentina. Aveva parlato loro anche, con il suo modo di esporre chiaro e convinto, delle insidie che minacciano questi piccoli insetti operai, provenienti da più fronti: “Innanzitutto dall’uomo, che attraverso antiparassitari e pesticidi forniti dal mercato delle multinazionali sta avvelenando l’ambiente”. E se l’ape scompare, ricordava loro, “viene meno anche l’impollinazione”.
Nel 2018 aveva curato la pubblicazione del libro “Apiterapia: i prodotti dell’alveare alimenti e medicamenti”, con la soddisfazione di vederlo diffuso anche a livello nazionale dalla Federazione apicoltori italiani, che ne aveva riconosciuto l’alto valore scientifico unito a una straordinaria efficacia divulgativa. Appena qualche anno più tardi, sempre la Federazione apicoltori italiani pubblicava un altro suo testo scientifico-divulgativo sui prodotti dell’alveare, redatto da Pasquali in forma di lezione magistrale: “Lectio magistralis: i prodotti dell’alveare alimento e medicina”, appunto, che resta la “summa” delle conoscenze e delle riflessioni maturate nel corso della sua lunga vita, dedicata alla famiglia, al lavoro e all’apicoltura. “Non anni alla vita, ma vita agli anni” è il motto che aveva voluto apporre all’inizio di quel libriccino: il commendator Mario Pasquali quel motto l’ha onorato in tutti i giorni della sua lunga vita.
Lo vogliamo ricordare riproponendo integralmente l’intervista che ci rilasciò alla vigilia dei cento anni, nel 2022.
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