“Mi auguro che ognuno di noi alla fine dei dieci giorni torni a casa con il suo nome che è diventato qualcosa di importante per qualcuno o per qualcuna, perché ha incontrato qualcuno che lo ha amato o gli ha voluto bene”. Con queste parole l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha dato la benedizione ai 250 giovani trentini che sono partiti alla volta di Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù. Con loro anche l’arcivescovo Tisi. Prima di arrivare nella capitale portoghese, dove fra sabato 5 e domenica 6 agosto incontreranno papa Francesco, i giovani faranno tappa a Barcellona, Madrid e Fatima. Arriveranno a Lisbona la sera del primo agosto, e saranno alloggiati ad Arranhò, a 40 chilometri dalla capitale.

“Maria di Magdala nel giardino incontra il Risorto”, ha detto l’arcivescovo Tisi riprendendo il brano del Vangelo di Giovanni letto nel Duomo di Trento. “Anche noi – ha aggiunto – siamo partiti da un giardino, il ‘giardino del vescovo’, dove ho già incontrato il risorto, nel vostro relazionarvi pieno di gioia e di serenità. Siamo partiti con il piede giusto, perché nel giardino ci siamo salutati e abbiamo riso. È nata subito una familiarità. Quando c’è entusiasmo, quando c’è questo incontro, viene veramente il Risorto. Camminando per le strade di Trento per arrivare in Duomo, siamo passati da alcuni bar, e ho visto che più di uno si è voltato. Più di uno tirava fuori il cellulare perché passava il Risorto, anche se le persone che stavano sedute nei bar non lo sapevano. Li abbiamo scioccati”.

Ad accompagnare i giovani, in ognuno dei cinque pullman, ci saranno un paio di referenti e due accompagnatori spirituali. “Lasciamoci stupire da quello che vivremo, dalle emozioni che vivremo, dagli incontri che faremo, dai piccoli gesti che sono scontati nella nostra vita quotidiana ma che in questi giorni non lo saranno”, ha detto don Mattia Vanzo, responsabile dell’Area annuncio e sacramenti dell’Arcidiocesi di Trento.