“Sogna vivi scegli: per una Chiesa Sinodale” è il titolo della serata di approfondimento sul Documento finale del Sinodo sui giovani promossa con particolare attenzione ai temi del discernimento e della sinodalità, dall’Arcidiocesi di Trento e dall’Azione cattolica, in collaborazione con Fuci, Collegio Arcivescovile e Vita Trentina.
L’appuntamento, aperto non solo ai giovani ma anche agli adulti, è venerdì 11 gennaio presso l’Aula Magna dell’Oratorio del Duomo di Trento. Intervengono Luisa Alfarano (vice presidente nazionale del Settore Giovani di Azione cattolica) e Leonardo Paris (docente di teologia dogmatica presso l’ISSR Guardini di Trento); modera l’incontro Silvano Ploner (giornalista Rai).In apertura, alle ore 20, è previsto un momento conviviale e di fraternità, seguito poi alle ore 20.30 dall’incontro, che prevede momenti di ascolto, confronto in piccoli gruppi e dibattito.
La serata partirà dal metodo e dagli esiti della XV Assemblea del Sinodo dei Vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, tenutasi nell’ottobre scorso a Roma, con un coinvolgimento diretto dei giovani per far crescere uno stile di confronto e di cammino sempre più sinodale. Negli incontri, nei passi che hanno preceduto lo svolgimento dell’Assemblea si sono susseguiti il Documento Preparatorio, il questionario on line rivolto ai giovani di tutto il mondo, seminari internazionali, la pubblicazione dell’Instrumentum laboris come sintesi e traccia di lavoro per il Sinodo stesso e nell’estate scorsa l’incontro a Roma dei giovani con il Papa. Nelle settimane di svolgimento del Sinodo non si sono particolarmente “accesi” i riflettori dell’interesse mediatico e neanche quelli delle nostre comunità, distratti da problemi nazionali i primi e concentrati sulle attività pastorali da avviare i secondi. Concluso il Sinodo e reso pubblico il Documento Finale, il rischio è che tutto rimanga “sulla carta”: per chi ha avuto modo di viverlo, sicuramente una bella esperienza di Chiesa per il resto… andiamo avanti con le nostre buone intenzioni. Questo percorso sinodale ha posto al centro, o per lo meno ha cercato, per quanto possibile, di rendere protagonisti i giovani, di ascoltarli nelle loro realtà di vita (anche attraverso il questionario online), cercando di perseguire e di costruire uno stile di confronto e di crescita sinodale appunto, ovvero di cammino condiviso, fatto assieme. Nel confronto tra giovani e adulti, ministri ordinati e laici, uomini e donne, si è cercato di superare fatiche, differenze generazionali, differenze culturali e sociali, di far spazio a tutti nella loro dignità e potenzialità. E adesso?Il dopo è da costruire; ci saranno ulteriori sviluppi del Documento in una Esortazione apostolica? Ci saranno delle mediazioni per le Chiese locali? Non si tratta solo di documenti: il Sinodo ha dato – o almeno ha provato a dare – uno stile nuovo di condivisione, di confronto, di crescita, in particolare tra generazioni. Si tratta ora di provare a concretizzare questo stile anche dentro la nostra comunità diocesana e nelle nostre realtà parrocchiali.
L’auspicio dell’incontro dell’11 gennaio è poter avviare un percorso che favorisca anche all’interno della nostra comunità diocesana un cammino sinodale che possa intercettare e concretamente farsi vicino alle tante istanze che interpellano la nostra quotidianità.
Fabiola Andrighettoni
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