È stato sottoscritto nella tarda serata di martedì 19 luglio tra la Provincia autonoma di Trento e le organizzazioni sindacali il protocollo per il rinnovo del contratto collettivo del pubblico impiego per il triennio 2022-2024, che si tradurrà in un primo incremento delle retribuzioni già a partire dal settembre 2023 per circa 39 mila lavoratori. Quattrocento i milioni di euro che la Provincia destinerà al rinnovo contrattuale per il triennio.
“È stata una trattativa lunga ma siamo soddisfatti di essere giunti, prima Pubblica Amministrazione in Italia quest’anno, alla sottoscrizione di un protocollo completo, che ci impegna per una cifra che supera i 400 milioni di euro nel triennio – il commento dell’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli -. Un protocollo che intende sostenere il potere d’acquisto dei nostri lavoratori, guardando però con attenzione alla formazione e al merito, introducendo sistemi di valutazione che premino l’impegno dei nostri collaboratori più meritevoli” ha precisato ancora Spinelli. È prevista, infatti, anche la costituzione di un fondo e di modello di valutazione che consentano di premiare i lavoratori più meritevoli. “Le importanti risorse che destiniamo al rinnovo dei contratti dimostrano l’attenzione della Giunta nei confronti del nostro personale e un riconoscimento della qualità del lavoro e della professionalità – ha commentato l’assessore Segnana -. Sul fronte della sanità in questa legislatura, durante la quale abbiamo affrontato due anni di pandemia, abbiamo concluso positivamente sia il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro per il triennio 2016-2018 sia del comparto sanità, area delle categorie, sia della dirigenza”.
Il protocollo di accordo sottoscritto ieri riguarda tutti i comparti del pubblico impiego – sanità, scuola, enti locali, enti e fondazioni di ricerca – e nei prossimi mesi affronterà un iter di formalizzazione per poi giungere alla firma dei rinnovi contrattuali dei singoli comparti. Un rinnovo che complessivamente riguarderà circa 39 mila dipendenti (tra cui 8000 del comparto sanitario, 9000 della scuola, 2200 ATA, 4000 dipendenti della Provincia, 5400 dipendenti dei Comuni, 4100 lavoratori delle case di riposo), che riceveranno una busta paga più pesante. A titolo esemplificativo, prendendo a riferimento alcune figure professionali, dal 2024 a regime gli aumenti medi mensili lordi saranno i seguenti: per gli addetti ai servizi ausiliari euro 120, per gli assistenti amministrativi euro 144, per i collaboratori scolastici euro 124, per gli assistenti scolastici euro 147, per i docenti della scuola a carattere statale euro 160, per gli infermieri euro 160.
Nel dettaglio, il protocollo destina al rinnovo contrattuale 115 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023 e 105 milioni di euro per il 2024. Sono inoltre autorizzate per le categorie dei vari comparti ulteriori 15 milioni a partire dal 2023 da destinare al finanziamento del nuovo ordinamento professionale, delle progressioni orizzontali e del trattamento accessioni per ogni comparto. Sono, infine, destinate risorse anche per l’adeguamento del buono pasto, che passa da 6 a 7 euro.
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