L’ultima visita trentina di mons. Bettazzi

La scomparsa all’alba di ieri di mons. Luigi Bettazzi, unico vescovo italiano vivente testimone della stagione del Concilio Vaticano II, ha destato emozione anche nella Chiesa di Trento con la quale nella sua vita aveva avuto molti contatti, sia per la conoscenza con mons. Gottardi sia per i collegamenti con il movimento pacifista ai tempi di don Vittorio Cristelli, direttore di Vita Trentina.  Ricordiamo nel 2017 anche la sua visita a Trento per una conferenza all’oratorio di Gardolo, il pranzo son i seminaristi in seminario e l’intervista negli studi di radio Trentino inBlu. 

Oggi il mondo non vive in pace. Come costruire la pace? gli chiedemmo. “Come cristiani non possiamo accettare la guerra – è stata la sua risposta –  Il fatto è che abbiamo organizzato il mondo per i nostri interessi. E per difenderli scateniamo guerre, rinunciando alla diplomazia. Guardiamo quello che abbiamo combinato in Medio Oriente o in Africa. Solo adesso cominciamo a chiederci per quali ragioni arrivano da noi i migranti. Ma non abbiamo fatto niente per far sì che non debbano migrare. Anzi, abbiamo venduto armi e fomentato guerre.  Se si producono armi, poi si finisce per adoperarle. Ci sono interessi enormi. Vediamo come Pax Christi la fatica che si fa a chiedere ai governi di controllare la produzione e il commercio delle armi”.

Nel prossimo numero di Vita Trentina un ampio servizio sul vescovo Bettazzi.

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