Assegnati gli Oscar Green di Coldiretti Giovani Impresa

Si sono svolte nella splendida cornice naturale di Baita Seghetta, nel comune di Caldonazzo, le premiazioni regionali Trentino Alto Adige degli Oscar Green 2023, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa che punta a riconoscere il lavoro e l’impegno di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura.

Alla presenza dei Presidenti di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi e di Coldiretti Bolzano Luca Rossi, del Direttore di Coldiretti Trentino A.A. Enzo Bottos, del Delegato Coldiretti Giovani Impresa Trento Giampaolo Antoniolli e dell’Assessore all’agricoltura della Provincia autonoma di Trento Giulia Zanotelli, sono stati premiati i vincitori delle 5 categorie in concorso. Presente anche il vice sindaco di Caldonazzo Erica Mattè che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale.

Il Presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi si è complimentato con i ragazzi ricordando loro che “è fondamentale puntare sulla formazione personale, anche in prospettiva futura. Voi oggi siete premiati per la vostra creatività, ma ricordatevi che rappresentate anche la prossima classe dirigente di Coldiretti. Vi auguro di trovare soddisfazione nelle vostre attività, e vi invito a non aver paura di osare, perchè a volte anche ciò che sembra impossibile può essere realizzabile. Per cambiare le cose è necessario rendersi parte attiva e partecipare in prima persona al cambiamento: siate voi il cambiamento”. Il Delegato Coldiretti Giovani Impresa Trentino A. A. Giampaolo Antoniolli ha ricordato che “Oscar Green ha come obiettivo quello di promuovere l’agricoltura sana del nostro Paese e del nostro territorio del Trentino Alto Adige, che ha come testimonial le tante idee innovative dei giovani agricoltori. Come sempre, nello spirito del concorso, sono state premiate quelle idee imprenditoriali che hanno saputo maggiormente coniugare tradizione e innovazione. Un occhio di riguardo è stato riservato ai progetti che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del territorio. Un plauso a tutti ragazzi che hanno partecipato e un grande grazie a chi ha reso possibile questa bella giornata di festa”.

Ogni anno attraverso il premio Oscar Green vengono premiate idee innovative nate dall’estro di giovani che hanno scelto di investire il proprio futuro e talento in agricoltura; realtà diverse tra loro ma accomunate dall’idea di voler realizzare un modello di agricoltura sostenibile in tutte le sue accezioni: economica, sociale ed ambientale.

I PREMI

Categoria “Fare Filiera!”: “Mami + Misonet, valorizzare il prodotto a 360°” dell’Azienda Agricola Misonet di Cherotti Oscar. Nata dall’idea di 3 giovani, l’abbinamento dei prodotti caseari, nati dalla lavorazione del latte e della valorizzazione del territorio, porta alla creazione di un bar pasticceria che allo stesso tempo è punto vendita del caseificio e gelateria artigianale, un tutt’uno dove agricoltura, vendita diretta, artigianato e ristorazione confluiscono all’interno di un’unica realtà.

Categoria “Energie per il futuro e Sostenibilità”: “Pane di Siero” dell’Azienda Agricola Malgon Vallelaghi di Ernesto Benfari. Realizzare un pane che al posto dell’acqua venga fatto con il siero fermentato scaturito dalla caseificazione della robiola di capra. Questa è l’idea realizzata, sfruttando un prodotto, studiato, che risulta essere decisamente stabile visto il ph che dopo essere calato nel corso della fermentazione, ad un certo punto rimane estremamente fermo, e questo dà valore aggiunto. Sostituendo il siero all’acqua infatti si permette anche a farine note per essere deboli e quindi assolutamente non adatte, se utilizzate in grande percentuale, alla lievitazione, di riuscire a crescere e far sì che il lievito possa svolgere il proprio compito, portando allo sviluppo di un pane soffice, digeribile e assolutamente non pesante.

Categoria “Custodi d’Italia”: “Terra Vitae” di Schiner Lorenz. Partendo da zero, dal nulla se non da una forte passione ed una ricerca attenta su ciò che era l’agricoltura locale di un secolo fa, andare a riscoprire colture principalmente cerealicole tipiche del territorio, oggi particolarmente ricercate, che sembrano una totale novità per il territorio ma che erano la normalità della scorsa prima metà del secolo.

Categoria “Coltiviamo Solidarietà”: “Diamo una casa alla civetta” di Tamanini Alessandro. Si tratta della facilitazione di insediarsi e di riprodursi della CIVETTA (Athene noctua), rapace notturno che frequenta il fondovalle Trentino. Non un progetto da visionari, ma un’opportunità sposata inizialmente Alessandro e pochi contadini che al pragmatismo hanno coniugato una sensibilità per il territorio in cui vivono e lavorano, seguiti poi da numerose realtà contadine. La popolazione di civetta è fortemente condizionata dall’assenza di siti idonei come rifugio e ancor più per la nidificazione. Sono state realizzate più di cento casette nido per civetta utilizzando 3 m cubi di legname di larice proveniente dalle foreste di Vaia, distribuite ed installate nella valle dell’Adige tra S. Michele all’Adige e Rovereto. Il progetto ha avuto origine da un’idea di un appassionato di ornitologia ed è stato fatto proprio da un’associazione, la De Gaspari, che opera da più di 30 anni a fianco della omonima scuola Primaria di Trento.

Categoria “Campagna Amica”: “Piantastica” di Elizaveta Vynogradova. “Ho cominciato a coltivare le piante tintorie per passione e ora è diventato il mio lavoro. Sul mio terreno coltivo diverse piante che storicamente venivano usate dall’uomo per tingere i tessuti di fibre naturali. Coltivo la radice di Rubia Tinctorum per il rosso, Isatis Tinctoria per il blu, e Resede Luteola per il giallo e tanti altri fiori, foglie e radici dai quali estraggo colori naturali. Queste piante erano importantissime nella economia di molti paesi e poi stono state sempre piu trascurate dopo l’invenzione dei colori sintetici (fine 19° secolo). Oggi, con il mio progetto “Piantastica”, sto riportando i colori organici in vita. Tingo tessuti naturali con pigmenti botanici, recupero tessuti e capi vintage ai quali dono una nuova possibilità tingendoli e aggiustandoli con la mia macchina da cucire. E confeziono inchiostri naturali per scrivere oppure acquarelli per disegnare dagli scarti di produzione di alcune aziende agricole presenti sul territorio: Vinacce, Zafferano, Noce…”

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