Quando non dorme sul suo albero, con zampe e coda a penzoloni, La Signora Leoparda (Terre di Mezzo, 2023, età +6) fa l’autista del bus arancione che ogni mattina porta su e giù per la città tutti gli animali. Il bus è sempre pieno: ci sono l’orso, il topolino, la rana, l’elefante, i conigli, le oche e la zebra, il lama e il gatto. Tutti chiacchierano allegramente tra loro.

Un giorno sul bus un posto resta vuoto e lungo la strada un piccolo oggetto tutto nero sfreccia veloce sorpassando il mezzo: un’automobile. Gli animali ne restano stupefatti e giorno dopo giorno l’autobus si svuota di animali, mentre la strada si riempie di macchine. Tante auto, troppe auto. Lo spazio in strada è poco e gli autisti imprecano l’uno contro l’altro arrivando tardi alle loro occupazioni. Per fare spazio alle macchine, gli animali abbattono gli alberi (anche quello dove dorme la signora Leoparda) e allontanano il bus. Un bel problema! Che fare? Alla signora Leoparda, ormai senza lavoro, non resta che lanciare una nuova moda, qualcosa di rapido, agile e leggero: la bicicletta e, contemporaneamente, … piantare nuovi alberi.

Una piccola storia intrigante sia per le illustrazioni sia per la tematica. Una storia che combina i temi dell’amicizia e della condivisione con un importante messaggio ambientale. Racconta, infatti, ai piccoli di un grande problema dei giorni nostri: l’impatto del traffico sull’ambiente. Un libro che suggerisce che le novità non sono sempre la cosa migliore. Un libro che mostra come una mobilità sostenibile è possibile: ci si può muovere in modo alternativo, fuori dagli schemi, magari con un po’ meno comodità e prestigio (?), ma sicuramente con più rispetto per ciò che ci circonda e con maggiore facilità e leggerezza di relazioni.

Oltre alla simpatica fantasia con cui l’autrice e illustratrice ucraina prende le parti dell’ambiente, si nota in questo libro un particolare tratto artistico che caratterizza con una tecnica originale, misto matita, acquerello e acrilico, le illustrazioni piene di divertenti dettagli che invitano all’osservazione.