Si chiama Ugo, Ugo Singer. Singer perché è nato in una vecchia macchina da cucire. È il protagonista di Il lungo inverno di Ugo Singer (Bompiani, 2023; età +8) ed è una tartaruga. La sua mamma arriva per caso in uno scantinato umido portando con sé un piccolo uovo cui dedica grandissima cura. Ne nasce il piccolo Ugo. I topolini che abitano nella cantina, accolgono con sospetto questa strana creatura dato che non hanno mai visto nulla di simile prima. Dopo l’iniziale diffidenza, però, pian piano le difese cadono, i piccoli così diversi tra loro, si avvicinano, si scoprono, si accettano e ben presto Ugo e il topolino Sam diventano migliori amici, affiatati e inseparabili. Insieme sono una coppia mal assortita soprattutto perché i tempi di un topo sono molto diversi da quelli di una tartaruga.
Ciò però non impedisce che i due escano alla scoperta del mondo e dell’inverno. è questo il grande desiderio di Ugo che Sam aiuta ad esaudire nonostante la paura dell’ignoto, nonostante la neve, nonostante i timori della mamma e nonostante il sonno incombente del periodo di letargo. Insieme i due piccoli scoprono il vero valore dell’amicizia che va oltre ogni ostacolo.
La storia proposta da Elisa Ruotolo è una storia costruita come una favola, che della favola, però, non ha la morale, né l’intento educativo. Una narrazione ben costruita che non spiega, non descrive, ma mostra ciò che racconta e, così facendo, coinvolge completamente il lettore lasciandogli il giusto spazio per far interagire le parole scritte con il suo pensiero. Una storia di buoni sentimenti, non mielosa né scontata, in cui si parla di amicizia, ma anche di guerra, di morte, di voglia di imparare, di solidarietà e di tempo che passa: della vita. Una storia delicata e perfetta per chi già sa leggere da solo, ma anche piacevole da condividere ad alta voce con i più piccoli.
Lascia una recensione