Era stato semplicemente comunicato l’avvio di lavori di manutenzione, ma in realtà, nell’area di pertinenza di un albergo di Madonna di Campiglio, era in fase di realizzazione una piscina abusiva. Nello stesso luogo, in precedenza, era presente una piscina in vetroresina, che il proprietario evidentemente intendeva sostituire con una piscina in cemento armato. Come accertato dai militari però, nessuna autorizzazione in tal senso era stata rilasciata dal Comune di Pinzolo.
Completati gli accertamenti sul luogo e documentali, i Carabinieri avevano dunque proceduto al sequestro preventivo del manufatto, allo scopo di tutelare l’area e impedire il proseguimento dei lavori, realizzati in area prospiciente la “Conca Verde”, polmone verde di Madonna di Campiglio, zona di pregio adiacente al fiume Sarca, e nella mattinata odierna, il sequestro è stato convalidato dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Trento.
Il legale rappresentante della società che gestisce l’hotel è stato denunciato, in stato di libertà, per aver realizzato le opere in totale difformità e senza le dovute autorizzazioni, ai sensi degli art. 44 e 71 del D.P.R. 380/2001; per questi vige comunque la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato. Dell’intervento è stato informato anche il Comune di Pinzolo, che ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori, ed il Servizio Bacini Montani della PAT, che dovrà esprimersi sulla sanabilità dell’opera realizzata nella fascia di rispetto prevista per i fiumi, fissata dalla legge in 10 metri.
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