La rete pubblica di fibra ottica è disponibile da qualche giorno in altri sei comuni: Bresimo, Canal San Bovo, Cis, Dambel, Romeno e Sfruz. Il progetto BUL (Banda Ultra Larga) è stato voluto per ridurre il divario digitale delle aree bianche o periferiche rispetto ai centri urbani così da garantire la connettività in fibra ottica (Ftth ovvero Fiber To The Home), la migliore ad oggi disponibile sul mercato per velocità e stabilità. In Trentino è Open Fiber la società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e che si sta occupando della realizzazione di reti ultraveloci, grazie anche alla sinergia con Trentino Digitale per l’utilizzo di alcune infrastrutture. Solo una percentuale minoritaria di collegamenti, soprattutto per le abitazioni sparse in zone ancor più decentrate e difficilmente raggiungibili con il cavo in fibra ottica, è realizzata da Open Fiber mediante la tecnologia radio (Fwa ovvero Fixed Wireless Access).
Nella Provincia autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro. La nuova rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi venti anni. Buona parte della rete in fibra ottica di Open Fiber passa attraverso l’infrastruttura, come ad esempio cavidotti, che in questi anni Trentino Digitale ha allestito in maniera puntuale su gran parte del territorio provinciale. Ma come attivare il servizio in fibra ottica nelle aree bianche/periferiche? Trentino Digitale ha realizzato il sito www.trentinoinrete.it in cui sono raccolte dettagliatamente tutte le informazioni sulla diffusione della fibra ottica sull’intero territorio provinciale e sulle modalità di attivazione del servizio.
Per quanto riguarda il Progetto Bul ricordiamo che Open Fiber è un operatore “wholesale only”: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale (residenti o imprese), ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’infrastruttura realizzata a tutti gli operatori di telecomunicazioni abilitati. Per richiedere un servizio di navigazione ultra veloce, cittadini ed aziende delle aree bianche devono innanzitutto verificare la copertura del proprio numero civico: si può fare sul sito di Open Fiber, inserendo l’indirizzo, a questo link: https://openfiber.it/verifica-copertura.
Se l’indirizzo risulta connesso, il sistema presenta la lista degli operatori accreditati ad operare in quella zona. L’utente può quindi scegliere uno tra gli operatori indicati, contattarlo per verificare l’effettiva disponibilità ad attivare il servizio (che dipende dalle loro politiche commerciali) ed inviare la richiesta, chiedendo se sono previsti scavi o eventuali costi di attivazione. L’operatore, infatti, ha anche il compito di effettuare la connessione fra il pozzetto della fibra ottica posizionato da Open Fiber vicino all’edificio e l’edificio stesso, realizzando l’ultimo tratto necessario a collegare l’unità immobiliare o produttiva alla rete. Realizzato il collegamento tra abitazione e pozzetto e sottoscritto il contratto con l’operatore, l’iter è concluso e l’utente beneficerà di una velocità ottimale di connessione fino a 1 Gbit/s. Se il numero civico non risulta connesso, ma quelli vicini sì, è sufficiente mandare una segnalazione attraverso il sito di Open Fiber al link https://openfiber.it/contattaci/, dato che i database sono in continuo aggiornamento.
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