Anche le lavoratrici e i lavoratori trentini possono sostenere le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, grazie al fondo nazionale di solidarietà istituito da Cgil Cisl Uil dato che ad oggi, a differenza del recente passato, non c’è ancora nessuna iniziativa di raccolta fondi a livello provinciale che coinvolge insieme sindacati, associazioni imprenditoriali e Provincia.
Ne hanno preso atto con amarezza le tre confederazioni locali che dopo aver sollecitato Piazza Dante a mettere in campo un’iniziativa analoga a quella realizzata per l’Ucraina, per i terremoti che hanno scosso l’Italia in passato e anche per la tempesta Vaia hanno ritenuto opportuno non attendere oltre, proprio per far arrivare il prima possibile il sostegno anche dei lavoratori trentini alle popolazioni alluvionate. Una situazione analoga si era già verificata sulla raccolta fondi per la Turchia: nonostante le sollecitazioni da parte sindacale il tavolo per la costituzione di un fondo trentino non è mai partito.
“È la prima volta che accade una cosa di questo tipo. Rinunciare a gestire a livello locale l’iniziativa di solidarietà, magari scegliendo di finanziare uno specifico progetto, dal nostro punto di vista è una perdita. A questo punto, per non perdere altro tempo prezioso comunicheremo in tutti i luoghi di lavoro le modalità per aderire alla raccolta fondi avviata a livello nazionale”, spiegano i sindacati, invitando i datori di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori ad aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni donando il corrispettivo di almeno un’ora di lavoro.
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