Scoprire le eccellenze del nostro Paese nel settore economico, nel campo dell’innovazione tecnologica, ma anche dentro la filiera dei prodotti, con una forte attenzione all’ambiente: tutto questo è quello che si propone di fare “Officina Italia”, trasmissione in onda su RaiTre. Si racconta qui uno scenario in grande movimento, di quell’Italia che ha molto da raccontare in fatto di buone pratiche, che riguardano in particolar modo la manifattura. “Officina Italia” porta a conoscere l’economia delle regioni, attraverso la voce degli stessi protagonisti: un viaggio dentro il made in Italy, dove si coniugano tradizione e innovazione, con tante belle storie di nuovi talenti. Nel fare questo, si sofferma su quelle che sono le radici, ma anche sulle prospettive e sui motivi che hanno fatto di una particolare esperienza una vera eccellenza. In questo modo il racconto attorno ai processi aziendali, quelli più vocati alla sostenibilità, le stesse innovative iniziative imprenditoriali, dentro i distretti industriali, diventano esperienza per conoscere i diversi territori del nostro Paese attraverso quelle idee che si stanno realizzando.

I servizi che compongono le puntate disegnano la geografia della Green Economy dal Nord al Sud, approfondendo i temi della ricerca, delle nuove soluzioni nell’ambito tecnologico e delle
certificazioni di qualità. Una trasmissione che è sicuramente un paradigma di quella crescita che guarda alla sostenibilità economica e nello stesso tempo al welfare aziendale, avendo anche un focus particolare alle scelte etiche Credere innanzitutto ai progetti, sostenerli, accompagnarli, perché l’impresa sia attrattiva soprattutto per i giovani, diventa ciò che unisce le molte realtà produttive presentate. Spazio ad argomenti molto vari: nelle ultime puntate si è parlato della produzione del pane, di mobilità sostenibile, con la grande diffusione del cicloturismo, che sta sempre più puntando sull’elettrico, ma anche di “imprese di frontiera”, così chiamate quelle di medie e piccole dimensioni che operano in nicchie di mercato, non necessariamente localizzate in grandi centri urbani e che per questo puntano sull’eccellenza. Una televisione fatta di buone notizie: “storie di impresa” dove è possibile anche scoprire quanto sia fondamentale il fattore localizzativo, che diventa humus culturale per permettere alle stesse imprese di proiettarsi nella comunità.