Nell’antico dialetto cimbro era Trumelays. In dialetto trentino è Trambilém. Il toponimo attuale deriva dalla sua collocazione geografica tra i due rami del torrente Leno. Quest’ultimo è attestato già nel 1270 come a Lemno ed è di origine prelatina. In tempi successivi si trova scritto anche Trembelino, Trambelieno e nel 1318 inter ambos Lémnos che ricorda una leggendaria interpretazione del toponimo come templum Belleni (“tempio del Dio Belleno”).
E’ posto tra i due Leni, di Vallarsa e di Terragnolo. L’altopiano è degradante dal Monte Pazul, nel gruppo del Pasubio. Le frazioni, una ventina, derivano dagli antichi masi medievali. La frazione di Moscheri è sede municipale. Colonizzato da contadini tedeschi, oggi l’economia poggia prevalentemente sull’artigianato edilizio e del ferro, sullo sfruttamento silvo-pastorale e sull’allevamento.
Lo stemma adottato il 27 novembre 1987 allude al territorio chiuso tra due fiumi e al santuario della Madonna de la Salette. Nel primo campo, d’azzurro, reca due monti d’argento contrapposti; nel secondo, di verde, reca ad una pergola ondosa d’argento, caricato nel cuore del caratteristico santuario, di oro. Sul tutto un ponte in pietra attraversante lo stesso.
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