Visite guidate a chiese e campanili, meditazioni, iniziative per i bambini, conferenze, concerti
Bolzano – Torna venerdì 25 maggio a Bolzano e provincia la “Lunga notte delle chiese”. 71 le chiese, i conventi e le cappelle che terranno aperte le porte fino alle prime ore del mattino. Oltre 200 le iniziative in programma, intorno alle parole “Alloggiavano di notte intorno al tempio”: previste visite guidate a chiese e campanili, meditazioni, iniziative per i bambini, conferenze. In programma anche concerti e spettacoli teatrali.
Coordina l’iniziativa l’Ufficio pastorale diocesano. Abbiamo posto alcune domande al direttore Reinhard Demetz.
Da dove nasce l’idea dalla Lunga notte delle chiese?
L’idea arriva a noi dalla Germania attraverso l’Austria. Già dal 1995 a Francoforte esiste un’iniziativa con questo nome, che poi è stata ripresa in diverse città. Approda in Austria nel 2006 come proposta di tutte le diocesi cattoliche assieme ai diversi membri del Consiglio ecumenico delle chiese. Dal 2009 anche la diocesi di Bolzano-Bressanone partecipa all’iniziativa assieme alle Chiese austriache, mantenendo, quando possibile, anche la data.
Come si inserisce l’iniziativa nelle attività dall’ufficio pastorale?
L’iniziativa è stata portata in Alto Adige dagli Jugenddienste (servizi giovani), con il supporto della diocesi. Dal 2017 l’ufficio pastorale è subentrato nel coordinamento con la collaborazione del Katholisches Bildungswerk (ente cattolico che si occupa di formazione) e degli Jugenddienste. L’azione si inserisce nella pastorale come momento significativo di apertura delle chiese – degli edifici, ma anche delle comunità – a chi si trova lontano, ma anche come momento per celebrare insieme la bellezza del tesoro della fede e della cultura cristiana.
Che legami ha la Lunga notte col tema diocesano annuale?
Pur non nascendo dal tema annuale dello stile di vita cristiano la Lunga notte mostra un legame importante con lo stesso. Portando nelle chiese oltre alla preghiera molti elementi di cultura, arte, gioco e creatività, evidenzia lo stretto legame del messaggio evangelico con tutto ciò che vi è di autenticamente umano. Invita quindi a riscoprire il tesoro della fede cristiana nel mezzo delle nostre vite, nei luoghi, nei tempi, ma soprattutto nell’incontro con le persone.
Quali sono alcune delle proposte significative di quest’anno?
Personalmente trovo molto interessante il legame creato a Terlano tra la tradizione vitivinicola del paese e la Sacra scrittura: si propone una passeggiata tra i vigneti, dove saranno posizionati cartelli con testi della Bibbia sul tema del vino, seguita da una visita guidata alla cappella della tenuta Köstenholz e da una conferenza di don Paolo Renner su “il vino nella Bibbia” (in lingua tedesca). Allo stesso modo trovo importanti anche proposte come la preghiera della compieta nella chiesa dei Domenicani (22.30): a notte inoltrata un semplice, ma efficace invito a farsi coinvolgere nella preghiera di tutta la cristianità. Per ultimo vorrei menzionare la mostra di libri liturgici e icone antiche della chiesa rumeno-ortodossa (nella chiesa dei cappuccini): testimonianza di una ricca tradizione di fede e cultura che possiamo incontrare nei volti e nelle storie dei nuovi cittadini di provenienza rumena.
Lascia una recensione