Quando mette in campo tutto il carattere e la sua convinzione l’Itas Trentino diventa davvero dura da battere. Lo conferma anche gara 1 della finale scudetto, che in una BLM Group Arena gremita in ogni ordine di posto, nel tardo pomeriggio di lunedì 1 maggio, ha visto gli uomini di Lorenzetti avere la meglio per 3 a 1 sulla Lube Civitanova, al termine di una partita combattuta ma ben affrontata dai trentini, abili a non perdere mai il controllo del gioco.
È l’Itas a partire subito forte, con l’ace di Michieletto che sblocca il risultato e i punti di Sbertoli, Lisinac e Kaziyski che portano Trento sul 7 a 4. Nonostante i tentativi di Yant e compagni, il vantaggio si mantiene fino al primo time out, chiamato da Blengini, sull’11 a 8. Due muri su Zaytsev e Nikolov valgono l’allungo con l’Itas avanti 17 a 13: la squadra di Lorenzetti è solida in difesa e concreta in attacco, ma la Lube si riporta sotto, sul 22 a 21, con la serie al servizio di un incontenibile Yant, e pareggia sul 23 con un ace di Anzani. Tutto inutile, perché un uno due di Michieletto e Lavia regala ai padroni di casa il primo set, chiuso sul 25 a 23.
È un muro di Lavia ad aprire anche il secondo set, che in avvio mantiene un sostanziale equilibrio, almeno fino all’attacco di Kaziyski che concede a Trento l’allungo sul 15 a 13. La Lube prova a non arrendersi e si riporta sul 18 pari grazie ad un paio di errori di troppo dei trentini e trova il vantaggio sul 21 a 19 con un ace di Nikolov e un attacco forzato di Kaziyski. È questo il momento di svolta del set, perché una volta davanti i marchigiani approfittano di alcuni servizi forzati di Michieletto e compagni, e si portano sull’uno a uno, grazie al punto del 23 a 25.
Forte del set appena vinto, la Lube schiaccia sull’acceleratore anche in avvio di terzo parziale, e si porta immediatamente sul 5 a 2. Lorenzetti ferma il gioco e prova a riordinare le idee dei suoi, bravi a trovare subito il 5 pari. Ma Civitanova sembra avere più benzina, e con un attacco di Yant torna a più 3, sull’11 a 8. La reazione Itas arriva grazie ai siluri al servizio del solito Michieletto e a un muro di Lavia. Dopo l’11 pari il palazzetto si scalda su un paio di punti contestati e decisi al video check, ma ancora di più su un fondamentale ace di Sbertoli. I decibel aumentano con il muro di D’Heer che porta i trentini a più due, 16 a 14, ma il vantaggio dura poco, ed il set prosegue punto a punto, sul filo della tensione, almeno fino alle due schiacciate di Kaziyski, fondamentali per regalare a Trento il set point, subito concretizzato da Dzavoronok. Ancora 25 a 23 e l’Itas torna avanti, 2 a 1.
Anche la quarta frazione conferma il grande equilibrio tra le due squadre, ma soprattutto la voglia dell’Itas di festeggiare il Primo Maggio con una vittoria importantissima. Michieletto prova più volte a scuotere il set, ma sono due attacchi di Kaziyski murati fuori che valgono il primo allungo di Trento, sul 14 a 12, prima che Podrascanin aumenti il vantaggio: 16 a 13. È qui che la Lube si disunisce, e i punti del capitano e di Lavia portano Trento sul 21 a 15. Si tratta dell’allungo decisivo: Trento si galvanizza ancora con un grande muro di Podrascanin, ma sono due errori dei marchigiani a chiudere il set, stavolta sul 25 a 17. Gara 1 è della Trentino Volley, che mette il primo fondamentale mattoncino verso l’impresa.
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