Il curioso trasloco del Cetriolo di Aldeno

Il Cetriolo di Aldeno

Vuoi che anche il cosiddetto Cetriolo di Aldeno non abbia una sua storia? Certamente sì, se è arrivato fino a noi! Ma come durante i traslochi a volte si dimenticano o si perdono degli oggetti, così è capitato alla storia del Cetriolo di Aldeno.

Saporito, profumato, digeribile: “Ottimo!” è il giudizio di tutti coloro che lo hanno potuto apprezzare e che, presi i semi durante una “Chiamata a raccolto” dell’Associazione La Pimpinella, sono tornati a riferire del successo della semina. Così anche lui ha preso nuove strade e la sua storia proseguirà, nonostante la memoria della sua coltivazione ne sia andata persa, tranne la località di provenienza. Questa varietà di cetriolo tradizionale e rustica si fa voler bene, anzi, si fa voler… buona, sia per il suo gusto e per il suo profumo, sia per la produzione abbondante e prolungata di ogni pianta, che produce frutti un po’ più piccoli di quelli commerciali, dalla forma ricurva e dalla buccia verde chiaro, tipicamente un po’ spinosa.

Il Cetriolo di Aldeno si semina in tarda primavera e poi, per conservare la varietà e produrre i semi, si lascia crescere uno dei primi frutti fino a completa maturazione, finché diventa giallo: è questo il momento di aprirlo, raccoglierne i semi, sciacquarli e asciugarli bene, prima di riporli in un vasetto di vetro.

Il gioco è fatto, in attesa dell’anno successivo in cui festeggiare un altro compleanno.

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