Un nuovo progetto di ricerca sul tema “Integrazione dei grandi carnivori nell’antroposfera alpina”. Lo avvierà quest’anno il Parco Naturale Adamello Brenta, che ieri ha aperto la riunione per l’assestamento al bilancio di previsione 2023-2025 con un minuto di silenzio per commemorare il giovane Andrea Papi, aggredito e ucciso dall’orsa Jj4 lo scorso 5 aprile.
Alla vicenda e alle sue conseguenze – precisa il Parco Naturale Adamello Brenta in una nota – il Comitato dedicherà molto presto una riunione ad hoc. La riunione di ieri ha seguito il passaggio di consegne dal direttore uscente, Cristiano Trotter, e l’entrante, Alessandro Brugnoli, che prenderà servizio nei prossimi giorni. Trotter passa a dirigere il Parco Paneveggio Pale di San Martino.
Il progetto “Integrazione dei grandi carnivori nell’antroposfera alpina” non insegue l’attualità recente, ma era già in cantiere da un anno. “Si tratta di un progetto centrato sulle azioni utili per assecondare il processo di integrazione dei grandi carnivori nel mondo di noi umani – sottolinea il presidente del Parco Walter Ferrazza – L’idea di partenza si fonda sulla convinzione che sia indispensabile comprendere pienamente le dinamiche sociali e culturali che caratterizzano i rapporti uomo-animale selvatico. Vogliamo capire ad esempio come l’opinione dei cittadini nei confronti del progetto di ripopolamento degli orsi nel Trentino occidentale sia cambiata, e questo, lo ripeto, molto prima dell’ultimo tragico evento, e quali percorsi partecipativi, rivolti in primo luogo alle comunità locali, possano essere avviati per generare atteggiamenti e dinamiche favorevoli alla convivenza tra uomini e animali. Certo, ora tutto è enormemente più difficile rispetto a quando abbiamo cominciato a ragionarci, in maniera, vorrei dire, preveggente, ma il compito di una realtà come il Parco è anche questo: farci carico dei problemi e provare ad affrontarli, forti delle nostre competenze tecnico-scientifiche e con un atteggiamento assolutamente collaborativo nei confronti della la Provincia e degli altri portatori di interesse”. Il costo del progetto è di 70.000 euro in tre anni, a carico del Parco.
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