Sarà inaugurata mercoledì 26 aprile negli spazi di Palazzo Trentini, sede del Consiglio provinciale di Trento, la mostra dal titolo “Artico: lo splendore di un mondo in pericolo“, organizzata dalla Trentini nel mondo ed inserita nel programma della 71a edizione del Trento Film Festival.
L’esposizione è dedicata alle opere di Lorenzo Fracchetti, pittore trentino che vive ed opera in Canada, che ha fatto della rappresentazione artistica dell’Artico la propria vita. “L’Artico – afferma Fracchetti – è un mondo da favola, una grande espressione di pace e di silenzio, che è la vera voce dell’universo, con una luce che ti fa uscire dalla nostra realtà caotica di tutti i giorni e ti trasporta in un mondo surreale e fantastico”.
All’inaugurazione della mostra, prevista alle ore 18, seguirà, presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, una tavola rotonda con gli interventi della pittrice Gloria Rech e di Giusy Ferrentino ed Angelica Perghem, due partecipanti al progetto «Reset» che nel 2016 ha portato un gruppo di studenti del liceo Filzi di Rovereto alle Isole Svalbard, per approfondire il tema del cambiamento climatico.
Nato ad Avio nel 1946, Fracchetti a ventun’anni emigra in Canada. Frequenta l’Ontario College of Art e subito si ritrova all’interno della comunità artistica di Toronto. Lavorando per George Lonn, editore di libri d’illustrazione, che manda il giovane artista sull’isola di Baffin a disegnare bozze e fare fotografie Fracchetti si innamora di quell’ambiente: orizzonti illimitati, effetti di luce straordinari, contrasto di colori, iceberg maestosi, animali liberi e felici, silenzio e solitudine, tutto così congeniale alla sua indole riservata e solitaria.
Da allora non ha smesso di dipingere l’Artico e gli “Inuit”, la popolazione nativa, con la consapevolezza che la magia di quei luoghi e la fragilità di quell’ambiente, generalmente ignorate, dovevano essere rappresentate e divulgate il più possibile. Ha cominciato con il disegno a carboncino e con l’incisione ed ha sviluppato la sua creatività con la pittura ad olio su tela per riprodurre il più fedelmente possibile la luce e la brillantezza dell’Artico. L’arte di Lorenzo Fracchetti (www.florenzart.com) è un invito a conoscere e salvaguardare quella parte del pianeta minacciato dal cambiamento climatico, un pericolo del quale Fracchetti si era reso conto già negli anni 80 del secolo scorso.
Come scrive Mario Cossali nella sua nota critica alla mostra, della quale ha curato l’allestimento, “ci troviamo di fronte ad una pittura che rappresenta, che canta il silenzio. È proprio il silenzio che dà senso ad ogni cosa, che ispira e nutre la visione”.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 12 maggio, è completata dalle musiche di Ian Tamblyn, artista canadese che ha registrato una serie di album di musica strumentale ispirata ai suoi viaggi nell’Artico canadese.
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