Insieme, in cammino

Le parrocchie di Dro, Ceniga e Drena sono ora Unità pastorale “S.S. Sisinio, Martirio e Alessandro

Domenica 15 aprile, in occasione della Messa per il conferimento della Cresima presieduta da mons. Lauro Tisi, le parrocchie di Dro, Ceniga e Drena sono state istituite in Unità Pastorale. “Da molti anni le tre parrocchie condividono un unico sacerdote e collaborano nelle attività”, spiega il parroco don Stefano Anzelini. “È stato un percorso graduale ma necessario, che ha portato anche alla creazione di importanti momenti comuni come il Triduo Pasquale celebrato insieme e il consiglio pastorale e il coro interparrocchiali, i percorsi di catechesi condivisi e la costituzione dell’associazione degli oratori riuniti Orainsieme nel 2015; tutti strumenti di unità e collaborazione”.

Sa pochi giorni è iniziata così una storia nuova per le tre comunità, un cammino che non va a cancellare il passato, ma le proietta nel futuro con voglia di rinnovarsi e crescere.

“Da diversi anni le nostre tre parrocchie hanno intrapreso un cammino insieme, all'inizio era difficile e faticoso, ma sono stati fatti dei passi in avanti nella comunione e nella fraternità”, ricorda Simone Bombardelli, giovane consigliere pastorale e animatore del gruppo giovani. “I nostri giovani già si sentono un'unica realtà all'interno dell'oratorio che, negli ultimi anni, ha rappresentato un luogo di incontro comune delle tre parrocchie. Possano questi giovani che vivono l'oratorio essere un piccolo esempio di unità”.

Anche il nome dell'Unità vuole rappresentare un segno concreto di unione. I tre santi, infatti, erano originariamente i patroni di Dro e Ceniga, mentre a Drena è presente la chiesetta di S. Vigilio: vescovo che ha accolto i tre martiri nella sua chiesa e li ha inviati missionari, presentandoli nelle sue lettere come modelli ed esempi di fede, di testimonianza e di carità.

I martiri Cappadoci – ai quali per altro è intitolata anche l’antica chiesa, da poco restaurata, in piazza a Dro – nei loro servizi, rappresentano anche la ministerialità di tutta la comunità: l’ordine Sacro (Sisinio) che preside nella carità e rende presente l’azione dello Spirito attraverso i Sacramenti, il lettore (Martirio) che raccoglie quei servizi indispensabili all’interno delle comunità che sono l’annuncio della Parola, la Catechesi; infine la semplicità dei più umili servizi rappresentata dal ministero di ostiario (colui che apre le porte) del giovane Alessandro.

“Significativo è che questa Unità Pastorale sia riuscito a farla don Stefano, sacerdote della Val di Non che è stato ordinato proprio nella chiesa dei Santi Martiri”, ha detto il vescovo Lauro. “Vi auguro che lo spirito dei Martiri accompagni sempre le vostre comunità”. Nei loro saluti, i sindaci, hanno ricordato l’importanza dell’unire le forze per lavorare insieme a favore del bene comune.

“È un momento importante oggi per i giovani che oggi diventano testimoni effettivi del Vangelo, ma è molto importante l’aver sancito un rapporto sempre più stretto tra le nostre comunità, un passaggio dove tutti hanno capito che unirsi, mescolarsi e condividere sono aspetti essenziali per affrontare anche le sfide che come comunità si potranno affrontare” ha commentato il sindaco Fravezzi. “Questa Unità è un segno positivo che possiamo dare alla società – ha detto il sindaco Michelotti – un modo per trovare la forza, nei nostri paesi, per guardare con serenità al futuro nonostante i venti di guerra che si respirano e che fanno paura. Questa unità sia segno dello stare insieme e del lavorare per il bene di tutti”.

Don Stefano Anzelini conclude sottolineando la bellezza di poter sentire la vicinanza dell’arcivescovo che si concretizza con la sua presenza e con questi segni significativi. “La sua parola ha risuonato con forza non solo nella chiesa, ma incontrando i ragazzi, le famiglie e i presenti, soprattutto nei cuori: ha risvegliato nelle nostre comunità il desiderio di conoscere quel Dio concreto, reale che è il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, ma oggi anche degli abitanti di Drena, di Ceniga e di Dro e della nuova Unità Pastorale”.

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