“Procedere all’abbattimento dell’esemplare identificato” come l’autore dell’aggressione mortale al runner di 26 anni nei boschi di Caldes. Così recita l’ordinanza contingibile e urgente firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Tenuto conto della situazione di “gravissimo pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica, riguardante potenzialmente più comuni”, il documento prevede che il Corpo forestale trentino prosegua il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verifica la tragedia, al fine di assicurare la massima tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica”, oltre che di “procedere, nel più breve tempo possibile, all’identificazione genetica dell’esemplare che si è reso protagonista dell’aggressione”.
Le analisi di laboratorio sui reperti – a cura della Fondazione Edmund Mach – porteranno all’attribuzione del codice identificativo dell’orso in questione. “Eventuali esemplari catturati, indiziati di essere quello ricercato, potranno essere custoditi momentaneamente in cattività in attesa della conferma genetica della loro identità” si legge nell’ordinanza. Seguiranno altre ordinanze per la rimozione di tre orsi problematici: MJ5, JJ4 e M62: per procedere servirà il parere (non vincolante) di Ispra: “Abbiamo avuto rassicurazioni verbali sull’accoglimento anche di queste richieste” specifica il presidente.
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