L’orso che ha ucciso il ventiseienne di Caldes, Andrea Papi, verrà identificato e abbattuto. Questa la decisione comunicata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, dopo la riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.
Nel pomeriggio è uscito l’esito delle operazioni peritali, che hanno confermato che il decesso di Papi è stato causato dall’aggressione dell’orso. Fugatti ha detto che chiederà l’abbattimento di altri tre orsi “problematici”, oltre a quello che ha ucciso il ventiseienne di Caldes, che potrebbe comunque coincidere con uno dei tre orsi. Si tratta di MJ5, che si è reso responsabile il 5 marzo scorso dell’aggressione in Val di Rabbi, di JJ4 e di M62.
“Il progetto Life ursus – ha detto Fugatti – prevedeva una cinquantina di esemplari. Oggi, secondo il censimento fatto dalla Provincia, gli esemplari sono un centinaio. Occorre riportare questo progetto alle sue originarie previsioni nel più breve tempo possibile, partendo proprio dalla Val di Sole. Di questo ho parlato un’ora fa con il ministro competente, e l’ho informato che questo progetto non è più sostenibile con questi numeri. La settimana prossima ho appuntamento con il ministro per parlare della riduzione dei numeri di Life ursus“.
“Ci attendiamo da Ispra un atteggiamento collaborativo – ha aggiunto il presidente della Provincia di Trento – e abbiamo informato che questa problematica riguarda anche i problemi di sicurezza pubblica per la presenza dei lupi“. Fugatti non ha specificato come verranno ridotti i numeri degli orsi presenti nel progetto di Life ursus: “Il nostro dovere è farlo, non importa come lo facciamo”, ha detto.
Nel frattempo, il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col ha fatto sapere che il Corpo forestale sta “tenendo in sicurezza l’area da Mostizzolo a Dimaro, che è quella più frequentata dai plantigradi in questo momento”, dando in questo modo “operatività all’ordinanza del presidente”.
Presente anche il sindaco di Caldes, Antonio Maini: “Quello che ieri era un paese scosso – ha detto – oggi è un paese molto arrabbiato per la morte di un giovane ragazzo, ma anche per le possibilità di utilizzo dei boschi e dei luoghi di prossimità. Crediamo che l’ordinanza sia un dispositivo concreto, ma lo riteniamo insufficiente per dare risposta alle persone. Per questo ci auguriamo che le altre proposte della Giunta possano trovare operatività”.
Il giorno del funerale di Andrea Papi, ha detto il presidente della Comunità di Valle Lorenzo Cicolini, sarà proclamato “un giorno di lutto in tutti e 13 i Comuni della Val di Sole“.
Non abbattete l’orso dovrebbero decidere i cittadini no i politici, è solo un animale che probabilmente spaventato ha cercato di difendersi….. Sono patrimonio di tutti noi e soprattutto protetti.