Area San Vincenzo, Legambiente Trento sul progetto unitario: “Positivo, ma ci sono dei punti che preoccupano”

“Troviamo positivo che si faccia un progetto per riuscire a dare una funzione urbanistica ad un’ampia area che ha subito lo scempio della copertura del suolo con materiali inerti, al solo scopo di realizzare un singolo concerto”.

Il circolo di Trento di Legambiente si esprime sul progetto unitario per l’area di San Vincenzo, presentato lunedì scorso in conferenza stampa post Giunta comunale. Il progetto non è ancora definitivo: dovrà essere discusso infatti in Consiglio comunale nelle prossime settimane.

“In questa situazione così compromessa, la scelta di mantenere la Music Arena, dimensionata più ragionevolmente – continua Legambiente -, di realizzare alcune strutture sportive e di lasciare un’area a parco può essere condivisibile. Apprezziamo che si proponga un Concorso di progettazione, come strumento per una progettazione di miglior qualità e la trasparenza nelle scelte. In questa prospettiva, ci sembra fondamentale che, oltre a realizzare strutture di interesse per parte
della cittadinanza, si punti a recuperare un ruolo ecologico almeno per parte dell’area“.

Alcuni punti del progetto presentato dal Comune di Trento, però, “preoccupano” Legambiente. Il primo è il parcheggio. “Sembra che si vogliano realizzare tre spazi parcheggi da 1.200 posti l’uno, per un totale quindi di 3.600 posti auto”. Una scelta che, secondo Legambiente, è “in forte contrasto con il Piano Urbano della Mobilità sostenibile, appena approvato, che si propone una riduzione sensibile della quota di spostamenti effettuati con l’auto privata; se invece si fornisce una grande offerta di parcheggi, l’uso dell’auto privata viene incentivata”.

Secondo Legambiente, “i parcheggi di attestamento nella zona di Trento Sud sono già numerosi, e spesso vuoti, mentre l’area sportivo-ricreativa va organizzata in modo da favorire l’arrivo con il trasporto pubblico (bene pensare a delle fermate dedicate) o in bicicletta (giustamente sono previste due ciclabili per raggiungere l’area). Per quanto riguarda i grandi eventi, lo stesso dirigente provinciale afferma che bisognerà organizzare un servizio navetta, evitando il parcheggio in zona. Non si capisce quindi la necessità di realizzare un gran numero di parcheggi, che andranno ad incentivare l’uso dell’auto privata e impediranno la rinaturalizzazione delle aree”.

Legambiente manifesta perplessità anche per il fatto che “anche se la Music Arena dovrebbe essere organizzata per un massimo di 20-30 mila spettatori, si vuole lasciare l’area a verde retrostante senza alberatura né zone umide, per lasciare la possibilità di eventi con 70-80 mila spettatori”.

“A noi – dice – sembra una pessima idea. Con l’aumento delle temperature (in particolare estive) l’alberatura è un elemento fondamentale per evitare l’effetto isola di calore, dare qualche refrigerio nei mesi estivi e anche contribuire alla riduzione della CO2 in atmosfera. Rinunciare a ciò solo perché si potrebbe avere bisogno del
posto per 70.000 spettatori ci sembra una scelta suicida”.

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