Hanno mappato la processionaria del pino nei boschi della Vallagarina con droni, sensori e software dedicati. Questa la piccola impresa di 75 studenti di tre istituti scolastici del Trentino: Istituto agrario di San Michele all’Adige, Istituto tecnico-economico e tecnologico Felice e Gregorio Fontana e Istituto tecnico-tecnologico G. Marconi di Rovereto.
Il progetto a cui hanno partecipato gli studenti si chiama “Gispat”, è coordinato dall’associazione Euronike e co-finanziato dalla Fondazione Caritro. È stata “preziosa”, ha ricordato il dirigente del Centro istruzione e formazione Fem, Manuel Penasa, durante l’incontro conclusivo, “l’integrazione delle competenze di scuole diverse, al fine di analizzare una problematica ambientale, simulando così ciò che avviene nel mondo della ricerca e del lavoro. Infine, è stato curato l’aspetto comunicativo, che si è concretizzato anche con l’evento finale di presentazione del lavoro ad un pubblico formato da esperti e non solo”.
Gli studenti hanno partecipato a tre workshop formativi, che si sono svolti tra dicembre 2021 e maggio 2022, attraverso i quali hanno approfondito la tecnologia GIS (Geographic information system) e le iniziative sviluppate dall’Unione Europea per l’Osservazione della Terra al fine di fornire dati preziosi per il monitoraggio dell’ambiente.
L’attività formativa è stata integrata con l’attività laboratoriale, condotta dalle scuole attraverso l’uscita didattica per la mappatura della processionaria nella zona di Marco di Rovereto. L’obiettivo era rilevare la presenza di Thaumetopoea pityocampa sia attraverso le immagini raccolte con il drone sia mediante un conteggio da terra da parte degli studenti.
In classe studenti ed insegnanti sono stati impegnati ad analizzare i dati raccolti, valorizzando le competenze che caratterizzano i diversi indirizzi scolastici e producendo una mappatura delle aree analizzate confluita in un rapporto che è stato presentato durante l’evento finale.
Il progetto ha visto l’attivazione di una fitta rete di collaborazioni, con gli esperti della FEM, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente della Provincia autonoma di Trento, il Corpo Forestale Provinciale, il Comune di Rovereto, nonché la partecipazione di esperti del Politecnico di Milano, dell’Università di Scienze Forestali di Firenze e dell’Agenzia Spaziale Europea.
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