Rifiuti, Acli Trentine: “Urgente e necessaria la sperimentazione del gassificatore”

Le Acli Trentine e i Circoli Acli chiedono che venga sperimentato un gassificatore per la chiusura del ciclo dei rifiuti in Trentino. A presentare le idee dei circoli, oggi in conferenza stampa, sono stati Claudio Scaramuzza, presidente Circolo Acli di Gardolo, Luca Oliver, presidente Acli Trentine, e Nicola Simoncelli, membro di Presidenza Acli trentine.

Secondo gli aclisti, è “urgente e necessario l’avvio di una fase di sperimentazione della soluzione del gassificatore da realizzare nell’arco di pochi mesi per arrivare in una fase successiva all’approntamento di un progetto definitivo rivolto alla chiusura del cerchio dello smaltimento dei rifiuti in provincia di Trento”.

Oltre alla soluzione del gassificatore, le Acli chiedono di “armonizzare il sistema delle raccolte differenziate con un sistema unico in tutta la provincia puntando al recupero dei materiali che vada ben oltre l’attuale soglia del 77,5% e si ponga l’ambizioso obiettivo di arrivare all’85-90%. È pertanto necessaria una diffusione capillare dei sistema porta a porta e l’implementazione di campagne rivolte ai cittadini, alle famiglie, alle scuole e alle imprese per sviluppare una nuova consapevolezza e responsabilità verso la riduzione, il recupero, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali e dei rifiuti”.

Le Acli domandano anche di “togliere definitivamente le campane stradali” e “aumentare il numero dei Centri di Raccolta dei Materiali (CRM) sia nei centri maggiori, sia presso i comuni e frazioni che ne sono ancora sprovvisti”, ma anche di “applicare la cosiddetta “tariffa puntuale” sulla frazione residua”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina