Lutto nella Sosat, la Sezione Operaia Società Alpinistica Tridentina, che ha perso all’età di 87 anni Sergio Speranza, presidente della sezione nel biennio 2002- 2003.
Speranza è stato un protagonista della vita della Sosat fin dagli anni 50. In quel periodo, precisamente nel 1954, nacque il Gruppo Zoveni, di cui Sergio, che nella vita era imprenditore nel settore dell’impiantistica elettrica, fece parte. “La pratica dell’alpinismo all’interno di quel Gruppo di giovani pieni di energia divenne una scuola, basata non solo sulle salite impegnative, dall’arrampicata all’alta montagna, ma nello stare in compagnia. L’andare in montagna era il loro immaginario collettivo e la Sosat la casa di questi “zoveni”, uniti dall’amicizia. Non è un caso che da quel periodo uscirono grandi alpinisti e i dirigenti della Sosat eredi di Nino Peterlongo”, lo ricorda oggi la Sosat.
Sergio Speranza fu per anni impegnato nel direttivo sosatino come consigliere, poi vice presidente e quindi presidente. “Sono profondamente rattristato – dice il presidente della Sosat Luciano Ferrari – per la scomparsa di Sergio Speranza. Nell’ultimo periodo era ammalato, aveva perso la sua proverbiale energia, ma esprimeva il suo attaccamento alla Sosat tenendo sul comodino il libro: “Alpinismo e passione Un patrimonio per il Trentino” realizzato nel 2021 in occasione del secolo della nostra sezione. Sergio era un sosatino vero. Per la Sosat era sempre presente. Fu proprio alla presentazione del libro del centenario, che fece la sua ultima apparizione in sede, orgoglioso non solo del libro, ma della sua Sosat, che celebrava i 100 anni e lui ha avuto la fortuna di esserci. Come alpinista era stato protagonista di molte salite, dall’arrampicata all’alta montagna. Il suo attaccamento alla Sosat lo espresse nel 1979, quando nel corso di una spedizione in Nepal, con Clemente Maffei Gueret ed uno sherpa salirono una vetta inviolata di 5800 metri nominandola Sosat Peak. Una dedica di cui andava fiero perchè la Sosat Sergio l’ha sempre portata nel cuore. E noi porteremo nei nostri cuori il suo ricordo”.
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