Romedio, elogio del silenzio

Si è presentato innevato quest'anno il santuario di San Romedio per la tradizionale festa del 15 gennaio, inserita come sempre nelle celebrazioni del Perdòn di Sanzeno (vedi pag. 24).

All'eremo, tanto caro alla devozione dei nonesi e di tanti trentini, è salito lunedì anche l’Arcivescovo Lauro che ha presieduto l'Eucaristia nell'affollata chiesa superiore, sottolineando nell'omelia “quella solitudine positiva che dice la nostra grandezza nel frequentare il profondo di sé, dove l’uomo può decidere di essere responsabile della propria vita”.  Don Lauro ha poi denunciato un'”emergenza tempo”. “Se non abbiamo mai tempo, – ha aggiunto – vuol dire che il tempo ha in mano noi… anche nella Chiesa c’è un’emergenza e tempo”. E ha concluso: “Prenditi il tempo e vivrai, lascia la presunzione di essere autosufficiente, abita la profondità. Abbandona l’illusione che la qualità della tua vita si misuri da quello che fai o hai”. Citando Bonhoeffer, Tisi ha osservato che “può stare con gli altri solo chi sa stare solo con se stesso”.  

La liturgia è stata animata dal Coro Pensionati Terza Sponda di Revò. Al termine, il tradizionale “pasto del pellegrino” con le immancabili trippe (cinquecento porzioni) servite nella foresteria del santuario.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina