Il rapporto tra generi in scena con ironia, in occasione dell’8 marzo

La Banda Osiris

Anche i palcoscenici regionali hanno voluto celebrare la Giornata mondiale della donna. Tra i tanti spettacoli proposti ne abbiamo scelti due, tra loro molto diversi. Il primo prodotto dalla compagnia Arditodesìo e diretto da Andrea Brunello è stato presentato l’8 marzo al Teatro Cuminetti a Trento.

Roberta scopre di avere un tumore al seno e la sua vita viene profondamente trasformata nel male, ma sorprendentemente anche nel bene. Il suo esempio diventa l’emblema di tutto quello che si può imparare affrontando situazioni particolarmente difficili. “Se.No” esplora, sia sotto l’aspetto umano che medico e scientifico, le conseguenze del tumore mammario, prestando attenzione anche alla descrizione delle procedure diagnostiche e di cura. Lo spettacolo è frutto di un lungo lavoro di inchiesta, letture, interviste, incontri, dialoghi e confessioni con pazienti, famiglie, medici e ricercatori. La storia di Roberta racconta e unisce queste esperienze. Il percorso di malattia e di cura, le emozioni, le paure, i pensieri e le scelte che vengono raccontati raccolgono in un’unica, verissima, storia l’esperienza di donne che hanno generosamente donato un pezzo importante della loro memoria di vita. I contenuti scientifici sono stati supervisionati e validati dalla dottoressa Antonella Ferro, responsabile del centro di senologia “Breast Unit” dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento. Una scelta precisa, quella degli autori, dettata dal desiderio di “valorizzare” al massimo il potenziale divulgativo e contribuire così a far crescere la cultura della prevenzione.

Come controcanto prendiamo il divertentissimo “Il maschio inutile” presentato al Teatro Cristallo di Bolzano dalla Banda Osiris. Che cosa significa essere maschi oggi? La condizione femminile è da tempo sotto i riflettori, ma pochi parlano della crisi mondiale del maschio. Antiche certezze si vanno sgretolando. Nell’età della pietra, i maschi facevano i maschi e le femmine facevano le femmine, o almeno così sembra. Adesso è tutto più complicato e si affaccia la novità scientifica sconcertante secondo cui, in natura, il sesso debole è proprio quello maschile. Negli animali non umani si scoprono storie raccapriccianti. In certi pesci, i maschi sono diventati “nani parassiti”, appendici penzolanti dal corpaccione della femmina, scroti ambulanti. Neanche in un film di fantascienza femminista ci sarebbero arrivati. In altri casi ancora le femmine fanno tutto da sole auto-fecondandosi come amazzoni, o cambiano sesso all’occorrenza. Decidono tutto loro. I maschi invece si ammazzano di fatica per farsi scegliere dalle femmine, lottando gli uni contro gli altri o esibendo costosissimi ornamenti. Una vitaccia.

Ne “Il maschio inutile” i quattro uomini della Banda Osiris decidono per la prima volta di costituire un gruppo di auto-aiuto. Con il contributo di un narratore di storie, Federico Taddia, e di uno scienziato dell’evoluzione, Telmo Pievani, attraversano i gironi infernali della mascolinità. È una terapia d’urto, una catarsi. Uno spettacolo che affronta comunque con acume ed intelligenza il rapporto tra generi.

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