Sono state raccolte 351 firme per impedire che l’ex Masera di Levico Terme – un tempo sede della lavorazione del tabacco – venga abbattuta. Hanno depositato la petizione popolare a Palazzo Trentini Maurizio Dal Bianco, consigliere comunale di Levico Terme nelle fila del Movimento 5 Stelle, e Luca Tieppo dell’associazione “Levico Creativa”.

L’appello di Dal Bianco e Tieppo, sostenuti dal consigliere provinciale dei 5 Stelle Alex Marini, è rivolto al sindaco di Levico Terme, Gianni Beretta, e alla Giunta provinciale che, sostengono, “potrebbe impedire un grave errore di prospettiva e dialogare con il Comune per migliori intenti sul futuro dell’ex Masera”.

L’annuncio della demolizione dell’ex Masera è arrivato a settembre, dopo un incontro “in loco” dell’amministrazione comunale con la Giunta provinciale. Gli autori della raccolta firme, lanciata su Change.org, si dicono “esterrefatti, vista l’assenza di perizie sullo stato dell’edificio ma anche di qualsiasi piano di utilizzo dell’area, che giustifichi il sacrificio del solido manufatto del 1925, in realtà ri-strutturabile con poca spesa e assolutamente meritevole di una valorizzazione”.

L’idea, già presentata diverse volte tramite la stampa, è quella di fare dell’ex Masera una “biosfera-casa delle farfalle” con annesso ecomuseo, “capace di diventare luogo di attrazione internazionale con un percorso esperienziale di bio-inspiration sul rapporto uomo-natura. L’idea – sostengono i promotori della petizione – interessa al MUSE, potrebbe essere connessa con Artesella e consentire di preservare l’antico essiccatoio voluto dal senatore Luigi Carbonari, simbolo dello spirito cooperativo e di quell’economia che a Levico si affiancò in modo ottimale con l’intrapresa turistica del periodo imperial-asburgico”.

Il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, ha garantito che “in Commissione legislativa il tema sarà istruito con opportune audizioni”.