In ladino è Cianacéi, ma il toponimo già nel 1370 è Canazei. Per diventare a fine 1400 Canatz e poi Canazo. Deriva dal latino Canna, cannacetum, canneto cioè “luogo dove cresce la canna, Stipha, erba dei luoghi umidi”.

Nel Medioevo la Valle di Fassa era compresa nel Principato Vescovile di Bressanone. L’economia si basa su allevamento, foreste e agricoltura. Dalla metà del secolo scorso la zona ha conosciuto un’esplosione turistica legata ai gruppi dolomitici che la circondano: la Marmolada e il suo ghiacciaio, il Sassolungo, il Sella. Impianti di risalita portano ogni anno milioni di persone in quota. Alpinismo in estate e sci in inverno.

Lo stemma ricorda il paesaggio e la fauna locale ed è stato adottato il 4 aprile 1992. Reca un camoscio nero su prato verde, stagliato contro montagne argento sovrastate da una volta celeste azzurra. Nell’originale comunale le montagne sono tre cime verdi al naturale tutt’uno con la campagna e la più alta al centro sulla quale vi è un camoscio girato verso destra. Gli ornamenti esteriori sono di Comune con fronde legate in verde, argento e azzurro.