“Nel frutteto familiare coltivo anche alcune piante di olivo. Quest’anno il raccolto è stato deludente, ma le piante hanno vegetato bene e spero in un prossimo migliore raccolto. Su alcune ho notato la presenza del fungo della lebbra, su altre rami con noduli di rogna. Per risanarle da queste malattie cosa è meglio fare?”.
Olivo (Torbole)
Il freddo primaverile in coincidenza con le fasi più sensibili dei fiori ha determinato, nell’anno appena passato, una bassa allegagione mentre il prolungato caldo estivo e la siccità hanno messo a dura prova le piante di olivo, sia quelle allevate a livello industriale che le poche e isolate piante nei nostri campi e giardini. A mettere la “ciliegina sulla torta” ci ha pensato anche la mosca olearia che ha trovato in autunno le condizioni ideali per colpire le poche olive presenti. Con queste premesse, completata la raccolta, la prima cosa da fare è verificare la necessità di effettuare trattamenti contro non improbabili attacchi di malattie da fungo (lebbra, occhio di pavone) o batteriche (rogna).
Le operazioni di potatura saranno propizie per controllare l’intero status fitosanitario delle piante. In presenza di olive “mummificate” o di sintomi dei patogeni citati conviene eseguire subito un trattamento con prodotti rameici che disinfettano le ferite causate durante la raccolta o da taglio. Contro la lebbra per abbattere la carica di inoculo sono consigliabili interventi contro infezioni latenti primaverili, allorché il fungo colonizza residui fogliari e teneri rametti.
Durante la potatura si raccomanda di eliminare i rami infetti da rogna provocati dal batterio Pseudomonas Syringae sp. Savastanoi (ben evidente per la presenza dei noduli). I rami colpiti vanno bruciati.
Alla sua diffusione contribuiscono anche le fessurazioni della corteccia causate da gelate tardive. Durante la potatura eseguire poi interventi di “slupatura” per risanare parti legnose attaccate dalla carie: il legno alterato va rimosso e la ferita protetta da mastici o da soluzioni anticrittogamiche ramate. Alla ripresa vegetativa si consiglia di proteggere gli olivi da attacchi di oziorrinchi fasciando le piante con lana artificiale in cui gli adulti vengono intrappolati.
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