Verrà aperta il 28 febbraio al Palazzo delle Albere la mostra pensata dal Mart di Rovereto dedicata alle opere di Maria Prymachenko, artista ucraina del Novecento. Le sue opere sono diventate famose in tutto il mondo e sono state esposte a Kiev, Mosca, Praga, Sofia, Parigi e Montreal, portando l’artista a ottenere importanti riconoscimenti internazionali.
Esponente della pittura naif, erede di una tradizione folcloristica, Maria Prymachenko ispirò grandi artisti come Picasso, Matisse e Chagall. Con il suo stile riconoscibile e vivace è stata amata da diverse generazioni che, a partire dalla prima metà del novecento, hanno contribuito a costruirne il mito. Con ricchissimi dettagli e colori accesi, soggetti familiari (animali, fiori, elementi naturali), regni misteriosi e magici popolati da forme irreali, il lavoro di Prymachenko pare arrivare dalla preistoria: attinge ai miti pagani, alle storie cristiano-ortodosse e popolari dell’Eurasia, amalgama la mitologia slava e le leggende russe. La sua arte mescola cultura popolare e arte moderna, riscrive l’iconografia della tradizione ucraina, racconta esperienze personali e sogni. Prymachenko ridefinisce gli immaginari popolari e li rende universali.
«Le opere di Prymachenko – spiega Julya Shilenko, curatrice del Museo Nazionale Taras Shevchenko di Kiev- testimoniano l’eredità di una grande e varia scuola di arte popolare, la cultura secolare del popolo ucraino. È come un fascio di pensieri e sentimenti tratti dalle fiabe, dalle leggende e dalla vita stessa». Un insieme di elementi che mescolano realtà, intuizione, fantasia e subconscio.
L’anno scorso, in uno dei primi giorni dell’invasione militare da parte della Russia, 25 opere di Prymachenko sono state distrutte durante uno dei bombardamenti nella zona di Kiev. Erano custodite nel Museo di Storia Locale di Ivankiv, oggi scomparso. La notizia, twittata Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina, ha fatto il giro del mondo.
A un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’esposizione, con il titolo I girasoli ucraini, vuole essere un segnale di solidarietà e vicinanza culturale, voluto da Vittorio Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dal 28 febbraio al 4 giugno 2023 al Palazzo delle Albere di Trento, e contemporaneamente verrà allestita a Viterbo una piccola mostra di alcune opere.
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