Guerra e rischio atomica: il Centro Pace di Rovereto rilancia l’impegno per il disarmo nucleare

Oggi, lunedì 30 gennaio, ricorre la giornata scolastica della nonviolenza e della pace, in occasione della commemorazione dell’assassinio del Mahatma Gandhi avvenuto nel 1948. In questo periodo di crisi economica e sociale, con l’emergenza climatica che si fa sempre più evidente e l’invasione russa dell’Ucraina, anche il “Centro Pace ecologia e diritti umani” di Rovereto rilancia il suo impegno per la Pace e la nonviolenza, con il sostegno alla campagna “Senzatomica” e con l’aiuto della Rete Italiana Pace e Disarmo, impegnata nel chiedere che le armi nucleari vengano totalmente eliminate.

Quest’anno il Comitato Scientifico del Bollettino degli Scienziati Atomici ha spostato in avanti le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse, principalmente a causa dei crescenti pericoli derivanti dall’invasione dell’Ucraina e al conseguente aumento del rischio di escalation nucleare. Oggi il “Doomsday Clock”, che segna l’imminenza di una catastrofe apocalittica, segna 90 secondi alla mezzanotte. Mai, nei 75 anni della storia dell’Orologio, eravamo stati così vicini alla catastrofe globale per l’Umanità.

“I rischi per l’umanità sono molteplici, ma il più immediato e catastrofico è il pericolo proveniente dalle armi nucleari – sottolinea Lisa Clark, vicepresidente dei ‘Beati costruttori di Pace’ e referente per il disarmo nucleare della Rete Italiana Pace e Disarmo. – Il dovere di tutti noi, e soprattutto quello dei decisori politici degli Stati, è  fare ogni sforzo per smantellare e mettere al bando le armi nucleari, e per perseguire tutte le strade che possono aprire la porta a negoziati di pace”.

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