Roverè, viti e vini riflessi dalla luna

Roverè della Luna a fine 1400 era detto Rovredo a Luna. Il toponimo Roveredo deriva dal latino Roburetum, collettivo di robur, cioè “quercia”.

La specificazione della luna era, originariamente un appellativo. È stata interpretata quale ad lacunum riferito all’insenatura del fiume Adige, ma pare derivato da Luna nel senso di “arco” in forma di luna”, forse un’area a pascolo a forma arcuata.

Infatti il paese sorge dove un tempo il fiume Adige creava un’ansa (o una “luna”) in prossimità di un bosco di roveri. Il fatto che il paese assuma la forma di una falce di luna è solo un caso dovuto alla naturale espansione del borgo lungo l’asse delle due strade principali che lo attraversano.

Lo sviluppo è avvenuto in epoca recente, ma esso crea un’immagine assai curiosa e interessante quando si osserva il nucleo abitato di notte e dall’alto.

Lo stemma adottato nel gennaio 1984 allude al toponimo e al paesaggio locale. In campo diviso in banda, azzurro in alto e oro in basso raffigura una pianta di rovere (Quercus robur) piantato nella verde valle (sono riconoscibili le rocce del monte di Mezzocorona, il monte Bondone innevato e il solco dell’Adige in argento) e, in cielo, una falce crescente di Luna in oro.

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