C’è un nuovo progetto in Diocesi di Trento. Si chiama “Chiesaperte” ed è un servizio che vuole valorizzare alcune chiese del centro storico della città di Trento, spesso poco conosciute nella loro storia, nel loro valore artistico e per i tanti richiami culturali.
“Il progetto – spiega il curatore Alessandro Martinelli – punta a garantire l’apertura di alcuni spazi sacri, ponendoli in una cornice artistica, multimediale e multisensoriale che mira a sensibilizzare alla cultura e alla cura del pensiero, del mistero, dell’ascolto e della bellezza come espressione di dialogo”.
Il progetto prende le mosse dalla chiesa di San Francesco Saverio, svelandola all’interno di un itinerario serale alternativo, accompagnato dalla guida di Lucia Oss, esperta dell’associazione Anastasia. La prima tappa sarà giovedì 26 gennaio, alle 20.30 con una serata dal titolo “La chiesa che non c’è più. Il sommario storico di una fabbrica” (facciata, portale, ingresso, a lume di candela, con tracce d’inni per voce e violoncello).
Altri appuntamenti, sempre dedicati alla chiesa di San Francesco Saverio, seguiranno, un giovedì al mese, nelle date e sui temi indicati:
giovedì 23 febbraio, 20.30 – La parola ai testimoni. Tra i personaggi scolpiti nel marmo (racconti, parole e sguardi, alla scoperta di nomi e storie);
giovedì 30 marzo, 20.30 – Tele, colori, marmi: una fabbrica. I grandi capolavori nei piccoli dettagli (le pale, gli altari, le colonne, al suono di un edificio in costruzione);
giovedì 27 aprile, 20.30 – La chiesa ch’è qui, oggi. Alla ricerca dei particolari nascosti (gli angoli, la sacrestia, l’organo, per chiudere con un aperitivo)
Altri due “intriganti” appuntamenti culturali nel programma di Chiesaperte si annunciano, al mattino, sempre in San Francesco Saverio giovedì 2 febbraio (e ogni primo e terzo giovedì del mese) dalle ore 11 alle 14 con Silence Time – in pausa… per un angolo di quiete in città e sabato 4 febbraio (e ogni primo sabato del mese) alle ore 10 con Pulchritudinis – visita guidata (in collaborazione con Anastasia)… per assaporare la bellezza.
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