Bressanone – Nel suo discorso alla diocesi il vescovo Muser si è soffermato sulla responsabilità politica dei cristiani. Il Sinodo dice che “la Chiesa dell’Alto Adige sostiene l’impegno politico al servizio del bene comune, attraverso prese di posizione pubbliche e azioni concrete. La Chiesa locale sensibilizza e incoraggia i credenti ad assumere responsabilità per questo tipo di impegno”.
Il prossimo anno, ricorda il vescovo, “si terranno elezioni politiche sia a livello nazionale che nella regione Trentino-Alto Adige. I cristiani non pensano che la politica sia un’attività sporca, né tantomeno che lo debba divenire. I cristiani si lasciano coinvolgere, non si tirano indietro, non parlano male dell’impegno politico e, soprattutto, non si accontentano di farsi da parte, di protestare e di pretendere, di pretendere sempre di più – naturalmente dagli altri. La formazione e l’impegno politico hanno a che fare con il Vangelo – anche se vi è il pericolo di essere strumentalizzati e di rimanere ‘scottati’, intrappolati tra posizioni contrapposte”.
Dice mons. Muser: “La Chiesa – che non si identifica solamente con i suoi ministri, bensì con tutto il popolo di Dio nella sua molteplicità – non può tacere quando si tratta delle grandi questioni della vita umana, dell’oppressione, della debolezza, dei bisogni, delle necessità e della convivenza umana”. Chiarisce: “La voce della Chiesa e dei cristiani appartiene chiaramente a una politica che si schiera per il bene comune. E quindi: pratiche economiche eque e sostenibili; protezione dei deboli e dei poveri, chiunque essi siano; promozione della buona e pacifica convivenza tra gruppi linguistici; salvaguardia del creato come prerequisito per ogni decisione.
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