Al mattino a Tuenno per le valli del Noce, al pomeriggio a Spiazzo Rendena per le Giudicarie: la doppia Assemblea di zona ha offerto nell’intensa giornata di oggi all’arcivescovo Lauro Tisi e all’equipe diocesana per il Cammino sinodale una verifica ancora più approfondita dell’esperienza vissuta lo scorso anno nella fase ascolto. Durante le due Assemblee, infatti, i gruppi composti da operatori e consiglieri pastorali di varie parrocchie si sono confrontati per più di un’ora ed hanno offerto una valutazione molto positiva del metodo sinodale: sia come “allenamento” ad uno stile di relazione meno giudicante e più esperienziale che dovrebbe sempre caratterizzare la vita cristiana, sia come sperimentazione di una pastorale in cui sono gli stessi laici a guidare e “facilitare” i gruppi.
Le sintesi curate dai membri laici del Gruppo di coordinamento e presentate da don Celestino Riz e Claudia Giordano hanno ribadito un’attenzione specifica alla condizione giovanile e alla possibilità di coinvolgere i giovani quando si sono veramente ascoltati: è quanto si è verificato in alcuni gruppi di ascolto e anche negli incontri più occasionali con l’Arcivescovo. Un’ulteriore occasione si avrà quest’anno con il percorso di preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, alla quale ha annunciato la sua partecipazione anche don Lauro che accompagnerà in primavera gli adolescenti a piedi in un pellegrinaggio da Perugia ad Assisi.
Cogliendo alcune iniziative particolarmente significative colti negli ultimi mesi nei territori interessati (come l’impegno di alcune comunità in cui il parroco è stato assente per motivi di salute), l’Arcivescovo ha invitato a insistere nell’alleggerimento di un’impostazione troppo “pesante” della pastorale (“non dobbiamo trasformarci in un riunionificio”, ha detto), privilegiando alcuni appuntamenti verso i quali ogni parrocchia della Zona è chiamata a convergere: ad esempio, la preghiera del primo giovedì del mese per le vocazioni.
“La fede si trasmette per contagio e attrazione – ha aggiunto fra l’altro citando spesso Paolo VI e il card. Carlo Maria Martini – e dovremo, senza perderci in troppe teorie, saper raccontare la nostra fede anche con le persone che incontriamo al mercato”.
Il delegato vescovile per l’Area Annuncio e Catechesi don Mattia Vanzo ha suggerito anche alcune proposte per integrare l’attivazione di gruppi sinodali all’interno della pastorale ordinaria delle parrocchie: si propone che il periodo quaresimale sia dedicata ad una verifica conclusa da un incontro penitenziale e il tempo pasquale venga utilizzato per un confronto attorno ai tre temi scelti dalla Diocesi come cantieri sinodali: giovani, donne e fragilità.
A conclusione dell’incontro di Spiazzio Rendena, nel pomeriggio, mons. Tisi ha invitato anche a pregare per il ragazzo di 13 anni di Sella Giudicarie rimasto ferita il giorno prima in un incidente nel bosco, mentre al mettino aveva invitato i cristiani delle valli del Noce a unirsi alla preghiera ecumenica per la pace che si terrà la sera del 20 gennaio prossimo a Sanzeno.
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