“Quel dialogo per l’unità valore da preservare”

Gli amici di padre Nilo tengono viva l'eredità spirituale

Resta aperta fino al 15 settembre (escluso il fine settimana) con orario 14-18 presso il Polo diocesano “Vigilianum di via Endrici a Trento la mostra di icone dal titolo Volti e tracce” realizzata dagli iconografi del gruppo “Amici di padre Nilo” nel ventennale della morte del loro ispiratore.

Durante la semplice inaugurazione di lunedì 4 settembre (in serata la Messa in Duomo con il delegato vescovile don Andrea Decarli e il coro “Ensemble Concilium”) l'eredità spirituale e umana di don Ezio Cadonna, per tutti padre Nilo, è stata sottolineata con gratitudine da Filippo Davidov, figlio dell'iconografo russo padre Andrea: “Per noi padre Nilo è sempre stato un uomo straordinario, semplice e molto disponibile. Per noi era uno starets, un maestro sapiente e un amico del quale fidarsi”.

Il direttore del Centro Ecumenico Alessandro Martinelli ha raccolto in tre impegnativi verbi l'impegno degli “Amici”: ricordare per continuare a sentire viva la presenza spirituale; custodire un modo di vivere la fede arricchito dalla spiritualità orinetale attraverso la dimensione artistica e anche musicale; preservare perchè il dialogo per l'unità con le altre confessioni possa svilupparsi secondo le intenzioni di Papa Francesco. Da Padova hanno raggiunto Trento anche gli amici di don Ezio dell'associazione “Solovev” e vari messaggi sono arrivati anche da altre realtà ecumeniche. Prossimo appuntamento lunedì 11 settembre alle 17.30 al Vigilianum con una conferenza di Giovanni Guaita, ieromonaco del Patriarcato di Mosca sul tema “Vent'anni dopo. Ortodossia oggi”.

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