Nonostante l’assenza del turismo scolastico, il 2022 è stato un anno di ripresa per i musei dopo due anni di pandemia. Hanno fatto bene il Mart, ma anche Casa Depero e Palazzo delle Albere, segnala la Provincia di Trento.
Sono 200 mila, in particolare, le persone che hanno scelto il Mart. Più della metà delle visite si sono concentrate nella sede di Rovereto. Sono infatti più di 111 mila i biglietti staccati per visitare le Collezioni museali, le undici mostre temporanee e gli otto focus espositivi: dall’attesa mostra Depero new Depero (fino al 5 giugno) a quella che ha inaugurato le celebrazioni dell’anno dedicato a Canova (fino al 18 aprile), passando per le retrospettive sui contemporanei Alex Katz (15 maggio-18 settembre) e Giuliano Vangi (1 luglio-1 novembre) e per le mostre tematiche come Arte e Eros (1 luglio-9 ottobre) ed Eretici (dal 20 novembre), fino all’esposizione dedicata a Giotto (dal 6 dicembre).
I mesi con maggiore affluenza sono stati aprile, che ha registrato quasi 13 mila visite, gennaio e dicembre, con più di 11mila, e agosto, oltre 10 mila. Il mese peggiore in assoluto è stato novembre, con poco più di 4 mila biglietti venduti; seguono giugno, luglio e settembre, meno di 6 mila, complice un’estate particolarmente calda che ha allontanato turisti e residenti dalla città.
Le visite alla Casa d’Arte Futurista Depero sono state quasi 22 mila, oltre 7 mila quelle alla Galleria Civica di Trento e più di 43 mila quelle alle mostre organizzate dal Mart presso lo storico Palazzo delle Albere.
A questi quasi 185 mila andranno poi sommati i numeri di chi si è recato al Mart per partecipare alle proposte dell’Area educazione (laboratori, workshop, seminari, colonie diurne, attività per pubblici con bisogni specifici etc) o agli Eventi (performance, convegni, conferenze, proiezioni, talk, etc) oltre a quelli di chi ha visitato le mostre fuori sede come quelle di Depero a Mantova e a Palermo o della Galassia Mart, in Trentino.
Non ancora disponibili, questi dati saranno inseriti nei report annuale del Mart e della Provincia autonoma di Trento, è però plausibile prevedere che l’utenza complessiva si attesti intorno ai 250 mila.
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