Si terrà a Roma dal 27 al 30 giugno il Convegno nazionale dei collaboratori familiari del clero, sul tema: “Laici corresponsabili con il prete in una Chiesa missionaria”, a cui parteciperà anche l'Associazione trentina. Sono previsti gli interventi di mons. Giuseppe Baturi, sottosegretario CEU, ufficio problemi giuridici; mons. Mario Delpini, vicario generale della diocesi di Milano; mons. Ennio Apeciti, rettore del Seminario Lombardo a Roma e Consultore della Congregazione della cause dei santi; mons. Guidi Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie.
L'Associazione laicale “Familiari del clero” è nata ufficialmente, a livello nazionale, nel 1982 con lo scopo di offrire un’adeguata e specifica formazione a quelle persone che più direttamente collaborano e/o vivono con il prete.
Nella diocesi trentina risale al 1944 l'inizio dell'attività vocazionale dell'Associazione S. Marta (“Martine”), in anni in cui il Seminario era pieno di studenti che si preparavano al sacerdozio, e tante erano le persone, in maggioranza donne, dedite al servizio e alla cura dei sacerdoti. Venivano accolte in canonica, o nelle immediate vicinanze, per dedicarsi ai lavori domestici. La loro era una vera vocazione ecclesiale, non solo per le donne di famiglia (madri e sorelle dei preti), appoggiata e voluta dall'Arcivescovo e riconosciuta dalle comunità cristiane.
Oggi le cose sono molto diverse, e alla crisi di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata si lega anche quella al laicato impegnato. L'Associazione Familiari del clero, però, rimane attiva. Dopo aver svolto un apostolato importante e silenzioso, il donarsi di queste donne continua, pur nella malattia e nella vecchiaia avanzata, nel sostegno e nella preghiera per le nuove vocazioni, per la vita ecclesiale, per l'impegno di ciascuno. Il convegno nazionale sarà l'occasione, per i responsabili dell'Associazione e tutti i membri, di rinnovare la loro vocazione e sentirsi Chiesa a servizio nella Chiesa e per la Chiesa.
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