“A Natale in casa mia non manca mai il presepe e il pino. L’uno rigorosamente col muschio vero e l’altro con l’abete. Il primo mi ha sempre incuriosito e vorrei saperne di più”.
Angelo (Trento)
Il muschio è una pianta curiosa, immancabile nella preparazione del presepe. Un vegetale curioso, antico e dalle caratteristiche uniche. Un vegetale di cui ci si ricorda poco e che sale alla ribalta solo quando gli appassionati si recano nei boschi alla sua ricerca per abbellire il presepe e rinnovare la festa del Natale. È indispensabile nella sacra rappresentazione della nascita di Gesù come il bue e l’asinello, la cometa ed i pastori.
Si tratta di piccoli alberi in miniatura (2-3 cm di altezza) ammassati gli uni agli altri, raggruppati a migliaia, fino a formare estesi e morbidi cuscinetti verdi.
Ai più il muschio appare come una normale erba di prato, ma all’esame attento si coglie la vera e propria pianta con tanto di radici, fusto, rami e foglie. Pare ne esistano almeno 23 mila specie.
Le foglie appuntite sono disposte a spirale sui fusticini e sopra le parti verdi crescono filamenti bruni che terminano con una capsula contenente le spore di riproduzione. Il fusto non ha tessuti in grado di condurre la linfa e l’acqua; le foglie mancano di stomi per regolare la evaporazione mentre le radici non sono in grado di assorbire l’acqua dal suolo ed hanno la sola funzione di ancoraggio al suolo. L’acqua, meglio l’umidità dell’aria, viene assorbita direttamente dalle foglie. Il muschio cresce su muri, cortecce, rocce e luoghi estremi. I muschi non fioriscono, quindi non producono frutti e semi. Si moltiplicano attraverso il metodo più antico, quello delle spore come fanno felci e funghi. Accade in estate o autunno quando i muschi hanno un numero elevatissimo di capsule contenenti le spore. A maturazione le capsule si aprono disperdendo milioni di spore nell’ambiente. Dalle spore si sviluppa un filamento sotterraneo da cui nascono le gemme e poi le piantine.
Ecco perché il muschio si trova sempre in cuscinetti. Costituiscono una minuscola foresta o abetaia in miniatura. L’acqua è sempre fondamentale nel momento della riproduzione, della maturazione delle spore e nascita delle piantine.
I custodi forestali fanno sapere che La L.P. n° 17 del 25.07.1973 sulla protezione della flora alpina dice che “è consentita la raccolta di muschio allo stato fresco nella misura massima di un chilogrammo al giorno e per persona”.
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