L’Alpe Cimbra ha presentato ufficialmente la sua candidatura a Comunità Europea dello Sport 2025, con il Comune di Folgaria che fa da capofila all’iniziativa.
“E’ stato molto importante presentare questa candidatura come Comune di Folgaria – afferma Michele Rech, sindaco di Folgaria – insieme ai Comuni di Lavarone, della Vigolana e di Luserna a suggello di un percorso di riconoscimento del valore dello sport per la nostra comunità, ma soprattutto per continuare a credere e investire nello sport: con questo riconoscimento, che auspichiamo di ottenere nel 2025, saremo una grande comunità dello sport, con la natura, la storia e le tradizioni che ci contraddistinguono in maniera identitaria. Lo sport è, nei nostri territori, strumento di salute, integrazione, educazione e rispetto”.
L’Apt Alpe Cimbra ha “sposato in pieno la candidatura e opererà per il successo della stessa”, afferma il presidente Gianluca Gatti. “La nostra Apt e i suoi operatori hanno sempre creduto e investito negli eventi sportivi e anche nei prossimi anni continueremo a farlo con grande professionalità e passione”.
Un’attenzione allo sport, ma anche all’inclusione, come sottolinea Daniela Vecchiato, direttrice dell’Apt Alpe Cimbra. “Nella nostra attenzione al connubio sport e turismo si sia data grande importanza e attenzione al tema dell’inclusività, insieme ai nostri Comuni e a Scie di Passione, e che questo oggi ci renda uno dei territori alpini italiani in cui la proposta di attività sportive è tra le più accessibili. In questi anni che ci condurranno al 2025 presteremo insieme ai Comuni particolare attenzione allo sviluppo di proposte innovative per promuovere un biennio di sport, educazione alla salute e al benessere e sensibilizzare la popolazione e gli operatori della filiera turistica, e inoltre convegni e seminari con il coinvolgimento delle Federazioni e delle Associazioni Sportive locali. L’Alpe Cimbra si farà ancor più attrattiva per un pubblico europeo interessato ad esperienze che includano movimento, natura, sostenibilità, inclusione, e enogastronomia a km 0 come elemento anche di tutela del paesaggio”.
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