Accompagnamento al lavoro, per il 2023-2027 il Comune di Trento stanzierà 7.350.000 euro

Foto Gianni Zotta

Per il quinquennio 2023-2027, il Comune di Trento stanzierà 7 milioni e 350 mila euro per gli interventi di accompagnamento al lavoro di minori, giovani, persone con disabilità e adulti in situazione di svantaggio ed emarginazione.

Lo ha deciso oggi la Giunta che, nel contempo, ha anche approvato gli atti per la procedura di accreditamento degli enti prestatori degli interventi.

Nel corso del 2022 gli enti finanziati dal Comune hanno accolto e seguito 196 persone (101 adulti e 95 minori/giovani), alcune delle quali anche residenti fuori territorio Val d’Adige o segnalate da altri enti pubblici. Alla data odierna gli utenti inseriti in percorsi di accompagnamento al lavoro sono 87: a tutti verrà garantita la continuità del percorso assistenziale – educativo.

È prevista l’istituzione di un elenco aperto, suddiviso in tre sezioni corrispondenti alle tre misure disciplinate dal catalogo. Gli utenti riceveranno un’indennità, strumento educativo – formativo utile per potenziare la motivazione, favorire l’assunzione di un ruolo lavorativo e riconoscere l’impegno della persona. Per gli inserimenti nei laboratori l’indennità è a carico dell’amministrazione comunale, mentre per i centri del fare è a carico del soggetto prestatore.

L’attivazione di tirocini di inclusione sociale in aziende esterne promuoverà inoltre la creazione di una rete di imprese e di un contesto territoriale “inclusivo” favorendo nel contempo un futuro inserimento delle persone fragili nel mercato del lavoro.

Gli enti già in possesso dell’accreditamento provinciale per il servizio “interventi di accompagnamento al lavoro” potranno iscriversi a una o più sezioni dell’elenco. Per i laboratori ed i centri del fare è richiesta una sede operativa sul territorio provinciale nonché la presentazione di una scheda informativa che descriva il settore di intervento e le specifiche attività e mansioni in cui saranno impegnati i tirocinanti.

L’accesso ai servizi avviene su invio del servizio sociale e la scelta della struttura più idonea e rispondente alle esigenze di ogni persona è rimessa all’utente stesso, anche con l’aiuto dalla mediazione professionale degli assistenti sociali.

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