Il broccolo di Torbole, presidio Slow Food, verrà portato nelle tavole di osterie, ristoranti, bistrot e pizzerie per la sesta edizione del progetto di valorizzazione che riguarda il “figlio del vento”, che da novembre a marzo cresce nella zona di Torbole.
“Gli aderenti – scrive Slow Food del Trentino – proporranno almeno un piatto nel proprio menu con ingrediente il Broccolo di Torbole e avranno a disposizione del materiale informativo da condividere con gli ospiti per approfondire la conoscenza dell’ortaggio”.
“Anche grazie a questo progetto – spiega Slow Food – il broccolo di Torbole è passato da essere una microproduzione a rischio di scomparsa (poco più di mille esemplari coltivati fino al 2012) a una produzione solida che, grazie all’impegno dei quattro agricoltori coinvolti nel Presidio, porta il raccolto a superare le 100 mila piante ogni anno. Matteo Briosi, Ivan Ghezzi, Luca Rigatti e Aldo Rosà sono i custodi della coltivazione del broccolo mentre Giorgio Planchensteiner si occupa di riprodurre le piantine”.
L’adesione è aperta a qualsiasi ristorante che voglia partecipare scrivendo a slowfoodadigegarda@gmail.com.
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