“Vaccinarsi è un atto di responsabilità e coerenza rispetto ai valori deontologici della professione infermieristica: dobbiamo essere modelli positivi, un esempio, ed il buon esito della campagna in tutta la Provincia Autonoma di Trento dipende anche da noi”.
Queste le parole del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento, Daniel Pedrotti. “Ecco perché vogliamo che i cittadini sappiano dell’importanza di questo vaccino – aggiunge -, lo strumento più sicuro ed efficace per evitare l’influenza. Vaccinarsi tutela la propria salute ed evita a sua volta di trasmettere l’influenza ai propri famigliari, ad altri operatori sanitari e ai pazienti, spesso anziani e fragili, di cui ci prendiamo cura tutti i giorni in ospedale, sul territorio, in RSA e negli ambulatori e che possono andare incontro a forme gravi, o addirittura letali, della malattia”.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento, consapevole dei rischi della influenza stagionale per le persone più fragili in un periodo ancora complicato dal Covid-19, aderisce e sostiene la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Dopo due anni di assenza, quello in arrivo potrebbe essere l’inverno del ritorno dell’influenza, che andrebbe a braccetto con la recrudescenza di Covid-19. Una combinazione dalle possibili conseguenze pesanti, specialmente per le persone anziane e più fragili.
Nella giornata dell’8 novembre 2022, il Consiglio Direttivo, la Commissione Albo Infermieri, la Commissione Albo Infermieri Pediatrici e il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine, come negli anni precedenti, hanno deciso di dare, per primi, esempio di responsabilità e coerenza aderendo alla vaccinazione. Un segnale forte, un messaggio per sensibilizzare ancora di più le infermiere, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che sono a maggior rischio di contrarre il virus per il quotidiano contatto con i pazienti.
“Spero che la diffusione di questa nostra testimonianza – continua Pedrotti – possa contribuire a sostenere e credere nella prevenzione, arma imprescindibile a difesa del Servizio Sanitario Nazionale e a tutela della salute dei cittadini. Quest’anno è ancora più importante e in Trentino il numero degli operatori sanitari che aderisce alla vaccinazione antinfluenzale, pur essendo in costante aumento, è ancora troppo basso. In questo momento ridurre il numero di persone con influenza renderà anche più facile la gestione dei casi Covid-19, che sicuramente ci saranno”.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche ricorda anche l’importanza di aderire alla campagna vaccinale antinfluenzale (gratuitamente) per chi soffre di malattie croniche, persone con più di 60 anni, bambini con età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
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